Incontro governo-sindacati sulle pensioni: “Lontani su molti punti”
Incontro governo-sindacati sulla regolamentazione del sistema previdenziale. Ultima occasione per trovare un accordo sull’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita. L’incontro si è concluso e si è tenuto a palazzo Chigi alla presenza del premier Paolo Gentiloni, il ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan, il ministro del lavoro, Giuliano Poletti, il ministro della Pa, Marianna Madia. Per i sindacati i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.
Incontro governo-sindacati: presentato un documento con ulteriori modifiche
Gentiloni ha presentato un nuovo documento con ulteriori modifiche da parte del governo. Sarebbero stati inclusi tra i lavori gravosi, esclusi dall’aumento dell’età pensionabile dal 2019, anche i siderurgici di prima fusione e stabilita la partecipazione certa delle parti sociali alle due commissioni, quella che dovrà innovare il meccanismo con cui calcolare l’impatto delle aspettative di vita sull’età di pensionamento e quella che studierà la separazione tra previdenza e assistenza.
Gentiloni: “Incontro alle esigenze sociali espresse dal mondo del lavoro”
“Siamo convinti che nell’ambito di una Legge di Bilancio che già, pur con risorse limitate, viene incontro a numerose esigenze sociali e espresse dal mondo del lavoro, abbiamo messo insieme in queste tre settimane un pacchetto di misure molto rilevante e sostenibile. Dal nostro punto di vista è un buon risultato. Un risultato di cui la condivisione del mondo sindacale è requisito importante. Parliamo spesso dell’importanza del dialogo con le parti sociali, un dialogo che è forte quando produce risultati”, ha detto Gentiloni durante l’incontro. E ha sottolineato: “Più sostegno il pacchetto avrà dalle forze sindacali, più sarà forte nel trovare spazio compiuto nella Legge di Bilancio”.
Non c’è accordo
Nonostante i numerosi incontri e i passi avanti compiuti un accordo che coinvolga tutti gli attori appare ancora difficile, perchè la Cgil ha ribadito il proprio giudizio negativo sulla proposta messa in campo dall’esecutivo.
Il governo concorda sulla necessità di proseguire il dialogo con i sindacati al fine di affrontare le problematiche inserite nella “fase due” del confronto sulla previdenza. In particolare per l’esecutivo bisogna “dare priorità alla discussione” sulla “sostenibilità sociale dei trattamenti pensionistici destinati ai giovani al fine di assicurare l’adeguatezza delle pensioni medio-basse nel regime contributivo con riferimento sia alla pensione anticipata che alla vecchiaia”. E’ quanto si legge nel documento presentato dal governo ai sindacati nel quale si spiega che tra i temi a cui dare priorità c’è anche quello dello sviluppo della previdenza complementare.
Susanna Camusso al termine dell’incontro, in conferenza stampa ha dichiarato: “Siamo ancora ben distanti da un accordo col governo, ho potuto constatare una grave insufficienza dello sforzo del governo alle nostre richieste, c’è distanza tra i risultati raggiunti oggi e gli impegni presi dal governo”.