India, dodicenne violentata a scuola dal preside e tre insegnanti

India, dodicenne violentata a scuola dal preside e tre insegnanti

Non ci sono parole nel descrivere un atto così violento. Ci si chiede perché l’essere umano sia davvero così cattivo, spietato. Purtroppo la vittima di questa atrocità è una ragazzina di soli dodici anni, una piccola giovane a cui hanno strappato via la sua innocenza. Si tratta dell’ennesima violenza di gruppo, avvenuta in uno dei luoghi in cui i bambini dovrebbero sognare, essere liberi: la scuola. Eppure così non è stato.

Quei bruti uomini si sono presi gioco di lei, strattonandola, colpendola, violentandola fino a quasi sottrarle la vita stessa. I colpevoli di questa crudeltà sono il preside dell’istituto scolastico di Kako, stato del Bihar, in India, e tre insegnanti. Come i vigliacchi, ora sono fuggiti via.

“Le condizioni della ragazza sembrano confermare la versione dei fatti fornita dalla madre – ha aggiunto il portavoce della polizia locale Kusum Bharti – e abbiamo spiccato un mandato d’arresto contro i colpevoli, accusati di stupro”.

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“È la mia unica figlia, ed è mentalmente instabile”, ha dichiarato la madre della ragazza a The Indian Express. “In casa non c’è nessuno che possa prendersi cura di lei, per questo, alcuni giorni, la porto a scuola con me”.

Intanto la bambina, dopo essere stata trovata con una grave emorragia in corso, è ricoverata presso l’ospedale del Patna Medical College, dove i medici affermano che la sua situazione resta critica.
La madre pretende giustizia per sua figlia: “Ma solo dopo che starà meglio e sarà fuori pericolo. Adesso la cosa più importante è salvarla”.

In India, la violenza sulle donne non si arresta. Quattro donne su cinque hanno sopportato un qualche tipo di molestia in pubblico: dagli sguardi incessanti agli insulti gratuiti per essere anche seguite, palpate e violentate. A confermarlo Action Aid, organizzazione internazionale indipendente, che attraverso un sondaggio 500 donne, nelle città di tutta l’India, hanno dato sfogo ai loro tristi racconti.

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Quello che ne è uscito fuori da questa ricerca è che sono, soprattutto, le donne tra i 25 e i 35 anni ad avere subito maggiori molestie. Più del 50 per cento ha affermato di essere state seguite anche solo una volta, mentre il 30 per cento ha dichiarato di avere patito palpeggiamenti in luoghi pubblici o di essersi imbattute in uomini che si sono spogliati di fronte a loro.

Questo scempio deve finire. Le donne devono essere tutelate, protette, devono sentirsi libere di vivere la propria vita, perché di vita ce n’è una sola.

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