Indice del Disagio Sociale in calo secondo Confcommercio

Indice del Disagio Sociale in calo secondo Confcommercio

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A Milano, precisamente all’angolo tra corso Concordia e via Kramer, si trova la mensa per i poveri dell’Opera San Francesco. Questo servizio offre pasti caldi e un momento di rifugio per coloro che si trovano in difficoltà economica. La foto scattata in questo contesto, da Yunus Boiocchi, può essere utilizzata rispettando il decoro delle persone rappresentate e senza intento diffamatorio.

Il Misery Index di Confcommercio, l’Indice del Disagio Sociale, ad aprile 2024 ha registrato un valore di 11,5, in calo di tre decimi rispetto a marzo. Si tratta del livello più basso dal 2008. Questo dato riflette una diminuzione della disoccupazione estesa, che è scesa al 7,6%, e un lieve aumento dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto, passati dal 2,5% al 2,6%. L’aumento dell’occupazione e la riduzione della disoccupazione estesa stanno contribuendo a ridurre il disagio sociale.

Nel mese di aprile sono stati registrati 84mila nuovi occupati e una diminuzione di 55mila persone in cerca di lavoro. Si è osservata una stabilità degli inattivi, con un aumento di 5mila unità rispetto al mese precedente. Queste dinamiche hanno portato ad un calo del tasso di disoccupazione ufficiale al 6,9%, il dato più basso dal 2008. Le ore di CIG autorizzate sono state poco più di 37,3 milioni, ai quali si aggiungono 780mila ore per assegni erogati dai fondi di solidarietà.

I prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto hanno registrato un aumento annuo del 2,6% ad aprile 2024, in aumento rispetto al mese precedente. Nonostante ciò, le previsioni indicano una conferma della variazione al 2,6% anche per il mese di maggio. L’inflazione rimane stabile e ora è importante concentrarsi sul mercato del lavoro per ridurre ulteriormente il disagio sociale.

Il trend positivo del mercato del lavoro, iniziato all’inizio del 2021, sembra continuare senza segnali di inversione di tendenza. Le imprese nei settori con maggiore intensità di lavoro, come il turismo, stanno continuando ad assorbire forza lavoro. Tuttavia, si prevede che con l’avvicinarsi dell’autunno alcune criticità potrebbero emergere, soprattutto nei settori che ancora faticano a riprendersi dalla crisi del 2020.

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