Indipendenza Catalogna: manifestazione a Madrid per l’unità

Indipendenza Catalogna: manifestazione a Madrid per l’unità

Migliaia di persone sono scese in piazza a manifestare a Madrid, nella capitale spagnola, per dire no all’indipendenza della Catalogna.

Due le manifestazioni principali a Madrid.  Una era contro l’indipendenza della Catalogna ed è stata organizzata dalla Fundación Denaes, un’organizzazione di orientamento politico di destra; l’altra chiedeva il dialogo tra il governo spagnolo e quello catalano ed è stata organizzata dalla piattaforma Parlem-Hablemos, creata da un gruppo di cittadini proprio in occasione della manifestazione (il nome affianca la parola catalana e spagnola per “parliamo”).

Nella Plaza Colon (piazza Cristoforo Colombo), su imput di diverse associazioni e fondazioni, si sono ritrovate centinaia di persone a favore dell’unità della Spagna: “Viva la Spagna”, “Viva il re”, “Anche la Catalogna è Spagna”, si legge su alcuni dei cartelli dei manifestanti. Qualche momento di tensione quando il corteo di unionisti ha incontrato un nutrito gruppo di persone favorevoli al dialogo. Il dispiegamento della Policia ha però evitato qualsiasi tipo di scontro. 

Toni duri contro gli indipendentisti

La manifestazione di Madrid, infatti si è caratterizzata per i toni duri nei confronti degli indipendentisti catalani. A terra è stata collocata una bandiera della Spagna, mentre in sottofondo risuonava dagli altoparlanti la canzone Que viva Espana di Manolo Escobar. Oltre a quelli che invocavano il dialogo c’erano anche cartelli con la scritta “Golpisti” accanto a foto del governatore catalano, Carles Puigdemont, del suo vice, Oriol Junqueras, del capo dei Mossos d’Esquadra, Josep Lluis Trapero. E qualcuno ha gridato anche “Con i golpisti non si dialoga”.

Un’altra manifestazione, invece, si è svolta proprio in Catalogna, a Barcellona. I manifestanti di Barcellona si sono presentati vestiti di bianco, sventolando bandiere e cartelli dello stesso colore, con scritte come “Pace”, o “Bla, bla, bla, vogliamo parlare” in risposta all’appello lanciato dall’associazione civile ‘Parlem? Hablamos?’. L’obiettivo della manifestazione, organizzata attraverso i social, era riunire quanta più gente possibile in tutto il Paese davanti alle sedi comunali per chiedere dialogo e sbloccare la crisi scoppiata con l’organizzazione del referendum separatista.

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