Industria chimica: 67 miliardi di valore con un impegno per la sostenibilità
Il Rapporto Responsible Care presenta dati significativi sull’Industria chimica in Italia. Una produzione del valore di 67,4 miliardi di euro, un’impressionante riduzione del consumo energetico del 50,3% dal 1990 e un calo del 70% delle malattie professionali rispetto al 2010. L’industria chimica è cruciale per il Paese, contribuendo al bilancio pubblico, alla sicurezza sul lavoro e alla tutela dell’ambiente. Grazie a investimenti in sostenibilità, innovazione e formazione, il settore ha raggiunto standard elevati. La chimica italiana rappresenta un modello di eccellenza che contribuisce alla transizione ecologica e sociale, ma richiede supporto per garantirne competitività e prosperità futura.
La chimica italiana e la sostenibilità
La Federchimica ha presentato il Rapporto Responsible Care, che evidenzia i risultati positivi dell’industria chimica italiana. Negli ultimi anni, il settore ha generato un valore economico di 67,4 miliardi di euro e ridotto del 50,3% i consumi energetici rispetto al 1990. Grazie a questo impegno, sono state create 112.700 nuove opportunità di lavoro e il tasso di malattie professionali si è ridotto del 70% rispetto al 2010.
I dati emersi dal rapporto dimostrano che l’industria chimica italiana è all’avanguardia nella promozione dello sviluppo sostenibile. Le imprese del settore investono annualmente oltre il 2% del valore economico generato in progetti di sostenibilità sociale ed ambientale, con un impegno totale di 763 milioni di euro, di cui 274 milioni destinati agli investimenti.
Un aspetto fondamentale emerso dal rapporto è la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, con un numero di infortuni inferiore alla media manifatturiera. Grazie alla sensibilizzazione dei dipendenti e alle tecnologie digitali introdotte, il settore ha registrato una diminuzione del 44% degli infortuni dal 2010 e del 10% rispetto al 2019.
Sul fronte ambientale, l’industria chimica italiana ha ridotto le emissioni di gas serra del 64% dal 1990 e si è allineata con gli obiettivi del Green Deal europeo al 2030. Inoltre, la chimica è impegnata nello sviluppo di un modello economico circolare, con il riciclo che rappresenta il 45,5% della destinazione dei rifiuti, in aumento rispetto al 2015.
Rapporto Responsible Care: L’impegno dell’industria chimica per lo sviluppo sostenibile
Il Rapporto Responsible Care presentato da Federchimica evidenzia l’importante contributo dell’industria chimica italiana al panorama economico del Paese. Con un valore economico generato pari a 67,4 miliardi di euro nel 2023, il settore si conferma strategico per l’Italia, combinando tradizione industriale, talento e innovazione tecnologica. Grazie alla continua ricerca di soluzioni sostenibili, l’industria chimica ha registrato un significativo calo dei consumi energetici dal 1990 e una drastica riduzione delle malattie professionali.
Il rapporto sottolinea il forte impegno delle imprese chimiche verso lo sviluppo sostenibile, con investimenti annui che rappresentano oltre il 2% del valore economico generato. La sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro sono prioritari per il settore, che vanta una riduzione significativa degli infortuni e una costante attenzione alla formazione dei dipendenti per promuovere comportamenti sicuri e responsabili.
Dal punto di vista ambientale, l’industria chimica ha ottenuto risultati eccellenti nella riduzione delle emissioni di gas serra, posizionandosi in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo al 2030. Inoltre, il settore sta perseguendo un modello economico sempre più circolare, con il riciclo che rappresenta la principale modalità di gestione dei rifiuti.
La chimica italiana si presenta come un’eccellenza a livello internazionale, capace di affrontare le sfide della transizione ecologica con pragmatismo e innovazione. Il sostegno da parte del governo e delle istituzioni è cruciale per garantire il successo di questa transizione e preservare la competitività delle imprese europee, contribuendo così al benessere e al progresso della società nel suo complesso.
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