Infermiera finge di vaccinare e getta fiale, denunciata e trasferita
Un’infermiera dell’Asl2 di Treviso fingeva di fare i vaccini ma in realtà buttava via le fiale. È accaduto almeno su 500 pazienti.
Il dubbio è venuto ai colleghi che hanno notato che i bambini non piangessero durante le iniezioni.
L’azienda sanitaria ha organizzato delle giornate vaccinali straordinarie. Mirate per varie patologie, i giorni 24 e 28 aprile, 2 e 6 maggio. Ha contatto presso il dipartimento di Treviso gli interessati per lettera e ha trasferito l’infermiera ad un altro incarico.
L’indagine
Dopo le denunce, nel giugno del 2016, la procura e i carabinieri del Nas di Treviso avevano aperto un’indagine, terminata con l’archiviazione.
Lo scorso 10 aprile però la direzione del dipartimento di prevenzione dell’azienda trevigiana ha fatto una nuova segnalazione alla Procura. Avendo “elementi sufficienti per ritenere che l’assistente sanitaria non aveva eseguito tutte le vaccinazioni”.
L’Asl ora parla di “una grave violazione dei doveri professionali e degli obblighi assistenziali”.
“A noi interessa la salute dei cittadini e assicurare quei servizi della cui erogazione siamo incaricati – sottolinea il direttore generale dell’azienda sanitaria. In questo frangente, il sistema ha dimostrato di essere all’altezza”.
Parla di un fatto gravissimo il sindaco di Treviso Giovanni Manildo. «Chiediamo rassicurazioni per i bambini e le loro famiglie, e che sia fatta chiarezza al più presto».
Il Comune ha già ribadito più volte la propria posizione a favore delle vaccinazioni come tutela del benessere e della salute pubblica.
Dal prossimo anno scolastico introdurrà la vaccinazione obbligatoria negli asili e alle materne.
«Vorremmo che chi ha potere in Regione dedicasse le sue energie a ripristinare l’obbligo vaccinale tolto nel 2007 – aggiunge Manildo.»
L’intervento del ministro Lorenzin
Sul caso è intervenuto anche il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. «È un fatto talmente increscioso che ha dell’incredibile, ritengo che sia stato fatto un danno enorme a questi bambini, mi sembra più di 500, che adesso dovranno fare i vaccini e che comunque sono stati sottoposti a rischio». «Ovviamente l’autorità giudiziaria farà il suo corso», ha aggiunto.