Inflazione a aprile: +0,8% su base annua, ma rallenta l’aumento dei prezzi dei generi alimentari.
A Roma, l’Istat stima che ad aprile l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al netto dei tabacchi, aumenterà dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% su base annua. Questo rappresenta un rallentamento rispetto al mese precedente, quando l’inflazione era del +1,2%. La stima preliminare indicava un aumento dello 0,9%.
Il lieve calo dell’inflazione è dovuto principalmente alla diminuzione dei prezzi dei beni energetici non regolamentati e alla decelerazione dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti, dei servizi vari, dei beni non durevoli e dei beni alimentari. Al contrario, si osserva un aumento dei prezzi dei tabacchi, dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei beni energetici regolamentati.
L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera da +2,3% a +2,1%. Inoltre, la dinamica dei prezzi dei beni mostra una flessione leggermente più ampia, mentre quella dei servizi è in lieve decelerazione, portando a un aumento del differenziale inflazionistico tra i due comparti.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto accelerano. L’aumento congiunturale dell’indice generale riflette principalmente la crescita dei prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona, dei tabacchi e dei servizi relativi ai trasporti.
L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,6% per l’indice generale e a +1,6% per la componente di fondo. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,5% su base mensile e dello 0,9% su base annua. La stima preliminare indicava un aumento dello 1,0%.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,1% su base mensile e un aumento dell’0,8% su base annua.