Influenza, a letto mezzo milione di italiani: il picco atteso a Natale
Come ogni anno in questo periodo l’influenza comincia a fare le sue prime vittime, complice il calo delle temperature, già mezzo milione di italiani sono già stati messi a letto dal virus, 115mila soltanto la scorsa settimana. Mentre le statistiche parlano di una crescente diffusione della malattia, gli esperti ricordano che ci sono ancora 20 giorni di tempo per vaccinarsi gratuitamente.
Il vaccino è consigliato alle cosiddette ‘categorie a rischio’: over 65, operatori sanitari, donne in gravidanza e malati cronici. Si prevede che il picco del contagio si verificherà nel periodo natalizio ma c’è tempo fino al 31 dicembre per effettuare un’adeguata prevenzione. Ma in Italia solo il 55% degli ultra 65enni (poco più di uno su due) si è protetto dai virus circolanti.
I bambini sotto i 4 anni, risultano la fascia più colpita, con quasi 6 casi su mille. I bimbi – dicono i medici – purtroppo sono i maggiori ‘untori’ e vaccinandoli si ridurrebbe il contagio.Oltre al calo delle vaccinazioni, incidono due nuove varianti del virus, che potrebbero diffondere maggiormente l’epidemia. Altro parametro da non trascurare, la variabile metereologica: più freddo farà e più l’influenza avrà campo libero. Oscillazioni della temperatura ridurranno al contrario i casi di influenza vera e propria, aumentando però la trasmissione dei 262 virus ‘cugini’».
Il rapporto Ocse ha registrato nel nostro Paese un calo di circa il 10 per cento delle vaccinazioni antinfluenzali tra gli over 65, dal 2004 e al 2014. Sul fronte polmonite, patologia infettiva spesso correlata all’ influenza, non va meglio. Secondo uno studio condotto dall’Ipsos su 9 mila adulti europei, il 95% degli intervistati dichiara di sapere cosa sia, ma solo l’1% sa che la malattia è responsabile di più del doppio dei decessi rispetto agli incidenti d’auto e solo il 20% sa che esiste un vaccino. Di fatto, circa l’80% sottovaluta questa malattia che provoca circa 9mila decessi l’anno.
Rispetto allo scorso anno gli anziani che si sono vaccinati contro l’influenza sono calati del 10%. “Degli oltre 9 mila adulti intervistati, di cui oltre mille nel nostro Paese – prosegue – solo il 20% sa che esiste un vaccino contro la polmonite“. Innanzitutto, gli esperti raccomandano di stare al riposo, lavarsi le mani molto spesso, soffiar regolarmente il naso e fare degli sciacqui con la soluzione salina, fare impacchi caldi sul naso, e se proprio non avete la pazienza che il virus faccia il suo corso, e volete accelerare la guarigione, gli esperti consigliano di fare dei gargarismi con acqua e sale, e rimanere più possibile al caldo. Se si combinasse la vaccinazione antinfluenzale al vaccino antipneumococcico si potrebbe arrivare a ridurre il numero di decessi anche del 60%.
Consigli influenza
E’ per questo che sottovalutare il vaccino contro l’influenza 2016-2017 è essenzialmente equivalente al sottovalutare il rischio di polmonite.
Per ricordare che c’è ancora tempo per vaccinarsi presso medici di famiglia, pediatri di libera scelta e il servizio vaccinale della Asl, il gruppo di coordinamento sull’influenza dell’Iss ‘ci mette la faccia’. Vaccinarti protegge te e coloro che ti stanno accanto è uno dei messaggi lanciati, pubblicando sul sito web dell’istituto le foto delle proprie vaccinazioni.