Inizia la battitura per controllare la qualità del Parmigiano Reggiano
La produzione del Parmigiano Reggiano del 2024 ha inizio con la battitura delle forme che stanno per completare la stagionatura di 12 mesi. Solo se superano questo test possono essere chiamate “Parmigiano Reggiano DOP”. Il battitore espertizza ogni forma per assicurarsi che non ci siano difetti interni. Il Parmigiano Reggiano è un prodotto genuino e artigianale, con solo tre ingredienti: latte, sale e caglio. La figura del battitore, che richiede anni di esperienza, è essenziale per garantire la qualità del formaggio. Non può essere sostituita da macchine o intelligenza artificiale, data la precisione e rapidità richieste nel processo di valutazione delle forme.
La Battitura delle Forme del Parmigiano Reggiano 2024
La tradizionale pratica della “battitura” delle prime forme del Parmigiano Reggiano del 2024 ha preso il via, segnando l’inizio di un processo di controllo fondamentale per la qualità del formaggio. Questo passaggio avviene quando il formaggio è quasi pronto per raggiungere i 12 mesi di stagionatura, e solo in presenza di determinati requisiti può essere chiamato “Parmigiano Reggiano DOP”.
Il battitore senior della Sezione di Mantova del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Sante Spaggiari, descrive l’importanza di questa fase nella produzione del formaggio. Ogni forma viene attentamente esaminata per verificarne la qualità e l’assenza di difetti come fessurazioni o occhiature, garantendo così l’eccellenza del prodotto finale.
La Denominazione di Origine Protetta assicura ai consumatori la genuinità del Parmigiano Reggiano, prodotto che nel 2023 ha registrato un giro d’affari di 3,05 miliardi di euro. L’aumento delle vendite nel 2024 testimonia il costante apprezzamento per questo formaggio, che si distingue per la sua semplicità e qualità con soli tre ingredienti: latte, sale e caglio.
Il ruolo del battitore, sottolinea Spaggiari, richiede anni di esperienza e formazione. Con oltre 25 battitori presenti sul campo, ognuno specializzato in una determinata zona, l’espertizzazione delle forme avviene una per una, senza lasciare spazio a errori. Questa tradizione artigianale richiede precisione e competenza, lontana dall’automazione, poiché solo l’occhio esperto può valutare rapidamente la qualità delle forme nel rispetto delle regole rigide che ne governano la produzione.
La battitura del Parmigiano Reggiano del 2024
Nel formaggio Parmigiano Reggiano DOP, la fase della “battitura” rappresenta un momento cruciale. Questo test viene eseguito quando il formaggio è quasi pronto per la stagionatura di 12 mesi. Solo se supera con successo la battitura, il formaggio può essere denominato Parmigiano Reggiano DOP, garantendo così la sua qualità e autenticità.
Il battitore senior della Sezione di Mantova del Consorzio del Parmigiano Reggiano Sante Spaggiari, con la sua esperienza pluriennale, svolge un ruolo fondamentale in questo processo. Grazie al controllo attento delle forme, si assicura che non vi siano imperfezioni interne come fessurazioni, strappi o occhiature, garantendo la genuinità del prodotto.
La Denominazione di Origine Protetta del Parmigiano Reggiano assicura l’eccellenza di un prodotto che ha registrato un giro d’affari record nel 2023 e continua a crescere anche nel 2024. Questo formaggio, con i suoi soli tre ingredienti naturali, latte, sale e caglio, può stagionare anche per oltre 100 mesi, mantenendo intatta la sua autenticità e qualità.
La figura del battitore, con la sua formazione specifica e la vasta esperienza acquisita nel campo, rimane insostituibile. Nonostante l’avvento della tecnologia, il controllo manuale delle forme è essenziale per assicurare che ogni pezzo di Parmigiano Reggiano DOP sia valutato con precisione in un breve lasso di tempo, senza possibilità di errore. Il lavoro artigianale e la passione per il prodotto sono ciò che garantisce la qualità e l’autenticità di questo formaggio italiano rinomato in tutto il mondo.
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