Iniziati i lavori del secondo interconnettore tra Malta e la Sicilia
Il secondo interconnettore tra Malta e la Sicilia è in fase di sviluppo, approvato dall’Italia per essere completato entro il 2026. Il progetto prevede un cavo ad alta tensione di 122 chilometri che trasporterà fino a 225 MW di elettricità, con un costo di 300 milioni di euro coperti dai fondi UE. Questo interconnettore fornirà a Malta una maggiore sicurezza energetica e la possibilità di esportare energia rinnovabile. Grazie alla collaborazione tra Malta e Italia, i lavori sono già in corso sia a Maghtab che a Ragusa, preparandosi per la connessione tra i due paesi.
Malta avvia la costruzione del secondo interconnettore con la Sicilia
Il ministro dell’Energia maltese, Miriam Dalli, ha annunciato che Malta può finalmente iniziare a posare il secondo interconnettore per la Sicilia, dopo aver ottenuto il permesso di sviluppo finale dall’Italia. Questo progetto, che prevede la costruzione di un cavo ad alta tensione lungo 122 chilometri per collegare Maghtab a Ragusa, consentirà il trasporto di un massimo di 225 MW di elettricità. Il costo complessivo del progetto è di 300 milioni di euro, con un finanziamento parziale di 165 milioni di euro provenienti dai fondi UE del Fondo europeo di sviluppo regionale 2021-2027.
Il secondo interconnettore rappresenta un importante passo avanti per Malta in termini di sicurezza energetica e di possibilità di esportare elettricità aggiuntiva generata da fonti rinnovabili. Questo progetto si inserisce in un contesto di stretta collaborazione con l’Italia, come confermato dal ministro italiano Gilberto Pichetto Fratin. Il cavo sottomarino sarà posato principalmente sul fondale marino nel Canale Sicilia-Malta, garantendo un approccio sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
Il lavoro di Interconnect Malta, la società governativa maltese incaricata del progetto, è già ben avviato, con la costruzione di tombini a Maghtab e la pianificazione dei prossimi passi per completare la parte terrestre dell’interconnettore. Questo nuovo collegamento con la Sicilia contribuirà non solo a rafforzare il sistema energetico di Malta, ma anche a favorire lo sviluppo di progetti di energia pulita su larga scala nell’isola, contribuendo così alla transizione verso una maggiore sostenibilità ambientale e una maggiore autonomia energetica.
Malta può posare un secondo interconnettore per la Sicilia
La decisione dell’Italia di approvare il permesso di sviluppo finale per il secondo interconnettore tra Malta e la Sicilia ha permesso a Malta di iniziare i lavori per la realizzazione di questo importante progetto. Il Ministro dell’Energia maltese, Miriam Dalli, ha annunciato che il cavo ad alta tensione lungo 122 chilometri collegherà Maghtab con Ragusa, trasportando un massimo di 225 MW di elettricità. Con un costo previsto di 300 milioni di euro, il progetto è finanziato anche con fondi UE per un importo di 165 milioni nell’ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale 2021-2027.
Il secondo interconnettore tra Malta e l’Italia fornirà a Malta una maggiore sicurezza di approvvigionamento energetico e consentirà alla piccola isola di esportare l’elettricità in eccesso generata da progetti di energia rinnovabile su larga scala. Questo risultato è stato possibile grazie alla stretta collaborazione tra il Ministro Dalli e il suo omologo italiano Gilberto Pichetto Fratin. Inoltre, l’approvazione del permesso di sviluppo finale ha permesso a Interconnect Malta, la società governativa maltese responsabile del progetto, di procedere con la realizzazione dell’interconnettore e di avviare le attività di costruzione.
Con la costruzione già in corso dei tombini a Maghtab e l’inizio dei lavori sul tratto di 21 km tra Marina di Ragusa e Ragusa in Italia, il progetto è sulla buona strada per la sua messa in servizio nel 2026. Il cavo sottomarino, che attraverserà il Canale Sicilia-Malta, sarà un passo importante verso una maggiore integrazione e connettività energetica tra le due isole.
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