Inps, giro di vite sui falsi malati: più controlli e visite fiscali

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Il Governo impone una stretta per contrastare i cos’ detti “falsi malati”. Nel 2016 i controlli medici fiscali in Italia dell’Inps sono stati 598.098 grazie ad un numero di medici effettivi pari a 900. Le visite d’ufficio nel settore privato sono state 321.666 e gli assenti ingiustificati individuati sono stati 34.338, una cifra pari al 10,7%. 10.039 sono stati invece i casi di persone non trovate o sconosciute (3,1%). Il risparmio complessivo dovuto alle attività delle visite mediche di controllo è stato pari a 21,6 milioni.

Polo unico per la medicina fiscale

Il presidente Inps Tito Boeri ha illustrato il contenuto del nuovo polo unico per la medicina fiscale. “Partiremo il primo settembre con il polo unico di medicina fiscale, l’atto di indirizzo non è stato pubblicato in gazzetta ufficiale speriamo sia fatto nel minor tempo possibile e abbiamo anche bisogno del decreto per fissare le fasce di reperibilità. Se abbiamo fasce di reperibilità diverse la gestione delle visite non può essere davvero uniforme. per questo auspichiamo fortemente che ci sia un’armonizzazione adottando le fasce attualmente presenti per il settore pubblico”.

Stretta in arrivo quindi sui controlli sulle malattie dei dipendenti pubblici: dal primo settembre, sarà l’Inps a fare le visite fiscali invece delle Asl in modo da garantire “uniformità sul territorio” nei controlli. “La percentuale delle visite – ha spiegato il presidente dell’Inps, Tito Boeri – dovrebbe essere molto superiore a quella del privato che al momento è del 5% sui certificati presentati. In pratica si dovrebbero superare di molto le 300.000 visite a fronte di circa 6 milioni di certificati presentati nel 2015 per meno di tre milioni di lavoratori”.

Settore privato: aumenta la fascia di reperibilità da 4 a 7 ore Le fasce di reperibilità nei giorni di malattia dei lavoratori privati dovrebbero essere uniformate a quelle dei dipendenti pubblici passando da quattro a sette ore. Secondo Boeri sottolineando questo garantirebbe uniformità nei controlli. Al momento le fasce di reperibilità nel settore privato sono 10-12 e 17-19 mentre quelle del pubblico sono 9-13 e 15-18. “Questo cambiamento – ha detto Boeri – è auspicabile per evitare che ci siano differenze in vista dell’avvio del polo unico”.

Visite fiscali anche due volte al giorno

Le visite verranno ripetute anche due volte nello stesso giorno di fronte a casi sospetti: in particolare se un lavoratore dovesse ammalarsi frequentemente di venerdì o di lunedì, la verifica sarà automatica, con controlli mirati. «E la scelta di dove mandare i medici a fare le visite fiscali non sarà casuale», aggiunge Boeri. Soddisfatta la ministra della Pa, Marianna Madia, che in un Tweet dice: «Dal primo settembre al via il Polo unico dell’Inps sulle visite fiscali, per un migliore impiego di risorse pubbliche». E di fronte al fatto che gli statali in media si assentino il doppio dei dipendenti privati (rispettivamente quasi 11 giorni l’anno contro i 5), replica: «Anche per questo con la #RiformaPA abbiamo previsto una stretta su assenze reiterate e di massa».

I dati delle “assenze”

Il fenomeno delle assenze per malattia tra gli statali è più accentuato nelle Isole e nel Sud, rispettivamente con 13,05 e 12,31 giorni. Nel settore privato le assenze sono maggiori nel Mezzogiorno, con una media di 5,75 giorni. Spiccano anche le differenze sui lavoratori non trovati in casa nel momento della visita fiscale: nel 2016 erano il 3,1% per il settore privato, il 9,7% per quello pubblico.

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