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Inps: un pilastro essenziale per la coesione sociale del Paese

Il rendiconto sociale 2023 dell’Inps evidenzia la continua garanzia di prestazioni ai cittadini e alle imprese, confermando il ruolo fondamentale dell’Istituto nel welfare italiano. L’andamento economico e occupazionale, insieme alle nuove normative, hanno influenzato l’attività dell’ente. Si registra una crescita complessiva degli assicurati, ma con una diminuzione delle assunzioni a tempo indeterminato. Il numero di lavoratori stranieri tracciati è in aumento, evidenziando l’importanza della componente immigrata per l’economia e la previdenza nazionale. Persiste una significativa discriminazione di genere nelle retribuzioni e pensioni. La gestione del contenzioso e della vigilanza mostra risultati positivi, nonostante le sfide affrontate dall’Inps nel corso del 2023.

Il Rendiconto sociale dell’Inps per il 2023

Il presidente del Civ, Roberto Ghiselli, ha dichiarato che anche nel 2023 l’Inps ha continuato a garantire alle persone e alle imprese i servizi a cui è preposto, migliorando la qualità complessiva dei servizi offerti. L’Istituto ha confermato il suo ruolo di pilastro principale del sistema di welfare pubblico italiano, contribuendo in modo significativo alla coesione sociale del Paese.

Durante il 2023, l’andamento economico e occupazionale insieme alle nuove normative hanno influenzato l’attività dell’Inps. Nonostante una riduzione delle assunzioni a tempo indeterminato rispetto all’anno precedente, si è registrata una crescita complessiva degli assicurati all’Istituto. È aumentato il numero di ore utilizzate e di lavoratori beneficiari della Cassa integrazione ordinaria e dei trattamenti di disoccupazione.

L’Istituto ha evidenziato un aumento della presenza di lavoratori stranieri, che rappresentano una percentuale significativa dei nuovi assunti. Questo dato, insieme al saldo naturale negativo della popolazione, sottolinea l’importanza dei lavoratori immigrati per l’economia e il sistema previdenziale italiano.

I dati relativi alle retribuzioni, alle pensioni e alle condizioni di lavoro hanno mostrato una persistente discriminazione di genere. Le retribuzioni medie degli uomini sono risultate superiori a quelle delle donne, evidenziando un gap salariale significativo, soprattutto nel settore privato. La riduzione dei pensionamenti è stata influenzata da normative restrittive e dal sistema contributivo prevalente nel calcolo delle pensioni.

In generale, l’Inps ha gestito positivamente il contenzioso amministrativo, riducendo le procedenze in attesa. L’attività di vigilanza ha portato ad una diminuzione delle ispezioni e delle evasione contributive accertate. La formazione di nuovo personale ha contribuito ad aumentare il numero di occupati all’interno dell’Istituto, influenzando positivamente le attività ordinarie.

Il ruolo chiave dell’Inps nel welfare italiano nel 2023

Il presidente del Civ, Roberto Ghiselli, ha sottolineato come nel 2023 l’Inps abbia continuato a svolgere un ruolo fondamentale nel garantire prestazioni ai cittadini e alle imprese, migliorando la qualità dei servizi offerti. Grazie alla sua attività, l’Istituto ha contribuito in modo determinante alla coesione sociale del Paese, confermandosi come pilastro del welfare pubblico italiano.

Il contesto economico e occupazionale, insieme alle nuove normative introdotte, ha fortemente influenzato l’attività dell’ente. Nonostante una crescita complessiva degli assicurati e una riduzione delle assunzioni a tempo indeterminato, l’Inps ha gestionato un aumento delle ore utilizzate e dei lavoratori beneficiari della Cassa integrazione ordinaria e dei trattamenti di disoccupazione.

Un dato significativo riguarda il numero di lavoratori stranieri tracciati, che rappresenta il 10,7% del totale. Questo dato, insieme al saldo negativo della popolazione italiana, evidenzia l’importanza dei lavoratori immigrati nel sistema economico e previdenziale del Paese.

Nel 2023, le retribuzioni medie settimanali degli uomini sono risultate superiori a quelle delle donne, con un gender gap ancora rilevante. Questa disparità si accentua nel settore privato, mentre nel pubblico si riduce leggermente. Le pensioni previdenziali complessivamente liquidate sono diminuite rispetto agli anni precedenti, a causa di interventi normativi e del prevalente sistema contributivo nel calcolo delle nuove pensioni.

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Redazione

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