Intolleranza all’alcol: è possibile sviluppare questo problema?
L’elenco delle intolleranze alimentari sembra crescere costantemente, includendo allergie e intolleranze reali o percepite come il lattosio, il glutine o i crostacei. Ma c’è un’altra intolleranza che potrebbe sorprendere molte persone: l’intolleranza all’alcol. Questo disturbo metabolico di origine genetica è spesso scambiato per una leggenda metropolitana.
Ma è realmente possibile essere intolleranti all’alcol? Sì, l’intolleranza all’alcol è una condizione reale che colpisce le persone che non dispongono degli enzimi necessari per metabolizzare correttamente le sostanze tossiche presenti nell’alcol. I sintomi possono includere rossore del viso, prurito, naso che cola, mal di testa, bassa pressione sanguigna, nausea e vomito. Questa condizione è spesso di origine genetica.
È importante distinguere l’intolleranza all’alcol dall’allergia all’alcol. Nel primo caso si tratta di un disturbo metabolico genetico che compromette il processo digestivo, mentre nel secondo caso si tratta di una reazione eccessiva del sistema immunitario a una sostanza presente nell’alcol.
Uno studio condotto su 948 individui ha rilevato che il 7,2% ha dichiarato di essere intollerante al vino, con una maggiore incidenza nelle donne rispetto agli uomini. Tuttavia, non è chiaro se queste percentuali riflettano l’incidenza nella popolazione generale.
Esiste addirittura un test del DNA che valuta la predisposizione genetica al metabolismo dell’alcol, che può essere rapido o lento. L’intolleranza all’alcol dipende dalla velocità con cui il corpo metabolizza e elimina l’alcol, rendendo gli individui intolleranti più vulnerabili agli effetti tossici.
Le cause dell’intolleranza all’alcol sono spesso legate a una variazione dell’enzima alcol deidrogenasi, responsabile della metabolizzazione dell’alcol ingerito. Questa variazione è solitamente di origine genetica e più comune nelle persone di origine asiatica. In alcuni casi, l’intolleranza può essere anche un effetto collaterale di alcuni farmaci.
Le persone intolleranti all’alcol presentano una mutazione genetica che rende l’enzima ALDH2 meno attivo o completamente inattivo, impedendo la corretta conversione dell’acetaldeide in acido acetico. Ciò porta all’accumulo di acetaldeide, causando sintomi come rossore, eruzioni cutanee, nausea e vomito.
I sintomi dell’intolleranza all’alcol possono manifestarsi immediatamente dopo aver bevuto e includono rossore del viso, eruzioni cutanee, naso chiuso, pressione sanguigna bassa, nausea, vomito e diarrea. In alcuni casi, i sintomi possono essere simili alla sindrome da stanchezza cronica.
Le complicanze legate all’intolleranza all’alcol possono essere diverse, tra cui emicranie scatenate dall’assunzione di alcolici e reazioni allergiche gravi che richiedono interventi di emergenza. Inoltre, le persone con intolleranza all’alcol che continuano a bere regolarmente potrebbero essere a rischio di sviluppare malattie come il cancro, la malattia epatica e l’Alzheimer.
In conclusione, l’intolleranza all’alcol è una condizione reale e non solo una leggenda metropolitana. È importante riconoscere i sintomi e consultare un medico per una diagnosi corretta e per evitare potenziali complicanze legate a questa condizione.