Intossicazione da marijuana, mamma e bimbi finiscono in ospedale

Intossicazione da marijuana, mamma e bimbi finiscono in ospedale

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Intossicazione da marijuana. Una donna e i suoi due bimbi di 4 e 6 anni si sono sentiti male in casa dopo aver mangiato un minestrone. E’ successo a Milano. Subito si è pensato ad un’intossicazione causata da qualcosa contenuto nel pasto consumato, m le analisi hanno rivelato una realtà ben più grave.

Intossicazione da marijuana: analisi tossicologiche non lasciano dubbi

Gliesami tossicologici. effettuati dai medici che hanno soccorso la famiglia, non hanno lasciato nessun dubbio: Intossicazione da Thc, il principio attivo della cannabis, responsabile degli effetti psicotropi di hashish e marijuana.

Dopo aver mangiato una zuppa i tre hanno accusato crampi, nausea, vomito, equilibrio precario. I sintomi però erano  incompatibili con un pasto indigesto, sostengono però i medici, che fanno fare subito esami tossicologici.

In casa erano presenti padre, madre e due figli dello Sri Lanka, più un loro amico, connazionale, ospite da un paio di mesi. Il figlio maggiore ha iniziato a barcollare, stava male, era iperattivo, si muoveva in modo sconnesso.
Dalle perquisizioni in casa non è emerso nulla. Resta l’allarme lanciato proprio dalla Procura qualche giorno fa: «Il consumo di droga in casa è sdoganato. Così c’è il rischio che i bambini possano ingerire sostanze inavvertitamente, con esiti potenzialmente molto gravi».

I precedenti recenti

Lo scorso 11 settembre una bimba di diciassette mesi era stata ricoverata in coma all’ospedale di Legnano proprio per la presenza di droghe nel suo corpo. Al momento dell’arrivo al pronto soccorso, i genitori – poi “allontanati” – avevano raccontato che la figlia aveva raccolto e ingerito, senza che loro se ne accorgessero, dell’hashish in un giardinetto di San Vittore Olona. ù

Le indagini e gli esami tossicologici avevano invece evidenziato come la piccola fosse stata esposta “continuativamente a Thc, oppiacei, anfetamina, mdma e ketamina” da marzo a settembre. La bambina, dopo un ricovero d’urgenza, si era ripresa ed era uscita dall’ospedale dopo qualche giorno.

Così come fortunatamente è fuori pericolo di vita anche il bimbo di venti mesi finito sabato scorso al Buzzi in prognosi riservata. Il bambino, hanno raccontato i genitori, avrebbe ingerito un pezzo di hashish preso a terra in un giardinetto di Sesto San Giovanni e poi, una volta a casa, sarebbe collassato.

 

 

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