Investimenti da 82 Milioni per il Sistema Universitario del Friuli Venezia Giulia nel Triennio

Investimenti da 82 Milioni per il Sistema Universitario del Friuli Venezia Giulia nel Triennio

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Giovani e Formazione: Un Appello alle Istituzioni

UDINE (ITALPRESS) – “I giovani devono essere al centro della responsabilità collettiva di tutte le istituzioni, siano esse pubbliche o private. Oggi è un’occasione fondamentale per lanciare un appello a tutti: dobbiamo trattenere i giovani laureati su cui abbiamo investito e lavorare affinché i costi della loro formazione siano ripagati dai benefici che possono apportare al nostro territorio”. Queste le parole dell’assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia della Regione Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen, durante l’inaugurazione del XXI anno accademico 2024-2025 della Scuola Superiore “di Toppo Wassermann” dell’Università di Udine.

L’investimento nella Formazione di Eccellenza

Durante il suo intervento, Rosolen ha sottolineato l’importanza della Scuola come simbolo dell’eccellenza formativa e dell’impegno del Friuli Venezia Giulia in materia di alta formazione. Negli ultimi tre anni, la Regione ha investito oltre 82 milioni di euro nel sistema universitario, escludendo ulteriori risorse destinate al diritto allo studio e alle infrastrutture universitarie. “Il 2024 è stato un anno record per la nostra regione, con un aumento del numero di occupati, un incremento dell’ingresso delle donne nel mercato del lavoro, una diminuzione del gender gap e una crescita significativa delle assunzioni di giovani con contratti a tempo indeterminato”, ha aggiunto l’assessore.

Purtroppo, Rosolen ha fatto notare un fenomeno preoccupante: “Negli ultimi dieci anni, abbiamo perso oltre 7.433 giovani che hanno deciso di trasferirsi all’estero, per metà sotto i 34 anni. Inoltre, altri 15.000 ragazzi si sono spostati verso altre regioni italiane. Siamo in una situazione di netta perdita netta tra chi se ne va e chi arriva”.

Il fenomeno dell’emigrazione giovanile è complesso e le cause sono molteplici. Rosolen ha indicato i salari bassi – il Friuli Venezia Giulia registra salari inferiori rispetto ad altre regioni del Nord – e la precarietà dei contratti come motivi determinanti. A questi si aggiungono le migliori opportunità di carriera e la qualità della vita che i giovani possono trovare all’estero. “Dobbiamo lavorare insieme per modificare questa tendenza”, ha esortato.

Il direttore dell’istituto, Alberto Policriti, ha anche comunicato che la Scuola Superiore Universitaria ha ricevuto un finanziamento di 1.285.000 euro dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Questi fondi serviranno a potenziare le attività didattiche e le possibilità di transizione dalla scuola all’università, con l’obiettivo di garantire ai giovani un percorso formativo sempre più solido e mirato.

Durante la cerimonia di inaugurazione, sono stati consegnati i titoli di studio a 22 allievi che hanno completato il percorso nell’anno accademico passato. La Scuola, fondata nel 2004, accoglie attualmente 89 studenti, provenienti anche da altre regioni italiane. Dal suo avvio, ben 185 diplomati hanno intrapreso carriere significative sia nella sfera pubblica che privata, sia in Italia che all’estero. L’istituto è sostenuto non solo dal Ministero dell’Università e della Ricerca, ma anche dalla Regione Friuli Venezia Giulia tramite l’Agenzia Regionale per il Diritto allo Studio (Ardis) e dalla Fondazione Friuli.

Eccellenza e Opportunità nel Friuli Venezia Giulia

Alla cerimonia hanno partecipato figure rilevanti quali il rettore dell’Ateneo friulano, Roberto Pinton, il vicesindaco del Comune di Udine, Alessandro Venanzi, il direttore generale dell’Agenzia Regionale per il Diritto allo Studio, Pierpaolo Olla, e il presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini. Ognuno di loro ha ribadito l’importanza di investire nella formazione e di creare un ambiente favorevole per il ritorno e la permanenza dei giovani sul territorio.

In un contesto in cui l’istruzione è fondamentale per il futuro della società, l’impegno collettivo delle istituzioni e delle imprese può fare la differenza. È essenziale che il Friuli Venezia Giulia continui a sostenere questi giovani talenti, affinché possano contribuire allo sviluppo e alla crescita della regione.

Investire nei giovani è investire nel futuro; sono le nuove generazioni che porteranno avanti il progresso e l’innovazione. È compito di ciascuno di noi creare un contesto attrattivo, in grado di fermare la fuga dei talenti e promuovere un radicamento duraturo delle nuove professionalità.

– Foto: Ufficio Stampa Regione Friuli Venezia Giulia – (ITALPRESS).

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