Investimento di oltre 22 milioni per promuovere progetti a favore dell’autismo

Investimento di oltre 22 milioni per promuovere progetti a favore dell’autismo

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Importanza del Supporto per le Persone con Disturbo dello Spettro Autistico in Veneto

VENEZIA (ITALPRESS) – Le persone affette da disturbo dello spettro autistico (ASD) richiedono un supporto specializzato e flessibile, in grado di adattarsi ai loro bisogni e a quelli delle loro famiglie in diverse fasi della vita. Nella prima infanzia, un riconoscimento tempestivo del disturbo è cruciale. In seguito, è fondamentale implementare piani personalizzati che promuovano l’inclusione scolastica e l’integrazione sociale avvalendosi di insegnanti specificamente formati per affrontare queste tematiche. Durante l’età adulta, il focus si sposta sulla promozione dell’autonomia personale e sull’inserimento nel mondo del lavoro, valorizzando le specifiche abilità di ognuno.

Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità e al Sociale della Regione Veneto, ha evidenziato l’importanza di una visione globale che consideri la persona al centro del programma di assistenza. “È essenziale che anche le famiglie siano seguite e accompagnate”, ha affermato Lanzarin, sottolineando l’impegno della Regione nell’affrontare questa sfida sociale.

Risorse e Progetti Innovativi in Veneto

Da oltre tre anni, la Regione Veneto ha mobilitato significative risorse economiche per sostenere progetti specifici a favore delle persone con disturbo dello spettro autistico, erogando più di 22 milioni di euro dal 2021 a oggi. “Le cifre dimostrano un forte impegno, con una diversificata gamma di iniziative che collaborano con il Terzo settore e associazioni”, ha dichiarato Lanzarin durante il convegno nazionale “Autismo: il valore di ogni persona”, che si è tenuto al Museo Santa Caterina di Treviso, alla presenza del Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli e di altri importanti rappresentanti del settore.

Al convegno sono intervenuti, oltre al ministro Locatelli, il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, il sindaco di Treviso Mario Conte e i presidenti delle federazioni e associazioni impegnate nella disabilità. Durante l’evento, Locatelli ha espresso la sua gratitudine per l’organizzazione di questo importante momento di discussione: “È fondamentale creare occasioni di confronto su temi sensibili come l’autismo, soprattutto in regioni come il Veneto, dove ci sono eccellenze nel settore”.

Il progetto Veneto è ben strutturato e si avvale del supporto di diverse professionalità. Lanzarin ha evidenziato il lavoro intenso fatto sulla formazione del personale, coinvolgendo pediatri, medici e neuropsichiatri infantili. “Abbiamo creato una rete efficace di professionisti che possono prendersi cura nel modo migliore possibile delle persone con disturbo dello spettro autistico”, ha detto l’assessore.

Una delle iniziative più apprezzate è il “Progetto di vita”, che punta a fornire nuove opportunità di crescita e integrazione per le persone con ASD. Grazie alla nuova Legge quadro sulla disabilità (Decreto 62/2024), la Regione avrà l’opportunità di sviluppare un approccio multidisciplinare e comprensivo, in grado di rispondere adeguatamente ai bisogni di ogni individuo.

Il sindaco di Treviso, Mario Conte, ha anche sottolineato come il capoluogo costituisca un punto di riferimento per progetti che riguardano l’inclusione sociale e l’assistenza: “Treviso è un modello di integrazione, e la nostra città rappresenta un faro per quelle persone che stanno cercando il giusto supporto per inserirsi nella comunità”.

Le iniziative messe in atto non si limitano alla sola assistenza, ma sono anche finalizzate a migliorare la qualità della vita delle persone con disturbo dello spettro autistico e delle loro famiglie, puntando a creare un ambiente socialmente inclusivo. L’attenzione è rivolta anche all’accesso ai servizi domiciliari, semiresidenziali e residenziali, con oltre 4.800 utenti coinvolti in diverse forme di assistenza.

In questo contesto di rinnovato impegno, è fondamentale continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica e a promuovere una cultura dell’inclusione. “L’educazione, la formazione e l’inserimento lavorativo sono chiavi per garantire un futuro migliore a queste persone”, ha concluso Lanzarin.

Foto: Ufficio stampa Regione Veneto

(ITALPRESS)

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