Irene Montero: deputata, non cara – la replica di Alvise Pérez al suo posto

Irene Montero: deputata, non cara – la replica di Alvise Pérez al suo posto

Irene Montero, politica e portavoce di Podemos al Parlamento europeo, ha rimesso al suo posto il deputato di destra Alvise Pérez, chiamandolo all’ordine per il suo linguaggio sessista. Durante il suo intervento, ha parlato di aborto, natalità, immigrazione e diritto alla casa, criticando i razzisti e difendendo i diritti umani. Ha indossato una kefiah come segno di solidarietà alla Palestina e ha denunciato l’appoggio europeo al genocidio in corso. Ha chiesto all’Europa di interrompere le relazioni commerciali con Israele e di imporre un embargo sulle armi, sottolineando la responsabilità dell’Unione nel proteggere la dignità umana.

La forte presa di posizione di Irene Montero al Parlamento europeo

Irene Montero, politica e psicologa spagnola di 36 anni, è la portavoce del partito di sinistra Podemos al Parlamento europeo. Durante un dibattito, ha risposto con fermezza al collega di destra Alvise Pérez, che l’aveva chiamata “Cara Irene”, facendo notare che è una deputata e non va trattata con familiarità.

Nel suo intervento, Montero ha affrontato temi delicati come l’aborto, la natalità, l’immigrazione e il diritto alla casa. Ha sottolineato l’importanza di garantire alle donne il diritto di avere figli, ma anche di avere una casa e stipendi dignitosi, anziché favorire i fondi di investimento.

Riguardo all’immigrazione, la politica spagnola ha tuonato contro il razzismo, definendo razzisti coloro che violano i diritti fondamentali dei migranti. Inoltre, ha criticato l’Europa per il suo sostegno a Israele, accusandola di essere complice di genocidi e violazioni dei diritti umani.

Montero ha chiesto un embargo sulle armi e la rottura delle relazioni commerciali con Israele, sottolineando che l’Europa non può restare passiva di fronte alla barbarie e al mancato rispetto della legislazione internazionale.

La forte presa di posizione di Irene Montero contro il collega di destra e la situazione in Palestina

La politica spagnola Irene Montero, portavoce di Podemos al Parlamento europeo, ha mostrato grande determinazione nel suo intervento contro il collega di destra Alvise Pérez. Quando lui l’ha chiamata “Cara Irene”, lei ha subito ribadito di essere una deputata e di non accettare un trattamento sessista. In risposta alla discussione su aborto, natalità e diritto alla casa, ha sottolineato l’importanza di garantire alle donne il diritto alla casa e stipendi dignitosi.

In un momento successivo, Montero ha affrontato il tema dell’immigrazione e ha accusato Pérez di razzismo, affermando che chi viola i diritti delle persone che migrano deve essere espulso. La sua ferma presa di posizione ha suscitato scalpore, ma non è stata la prima volta che ha destato polemiche: pochi giorni prima, aveva indossato una kefiah al Parlamento europeo, simbolo della causa palestinese.

Dopo essere stata invitata a togliersi il copricapo, Montero ha denunciato l’ipocrisia dell’Europa nel supporto alla Palestina, definendo la situazione un genocidio. Ha accusato l’Europa di essere complice per continuare a commerciare armi con Israele, responsabile di migliaia di morti. Ha chiaramente esortato all’imposizione di un embargo sulle armi e alla rottura delle relazioni con Israele, accusando l’Europa di essere complice se non agirà in tal senso.

La sua forza e coraggio nel denunciare situazioni ingiuste e discriminatorie dimostrano la determinazione di Irene Montero nel difendere i diritti umani e la giustizia sociale, anche a costo di sfidare apertamente i suoi colleghi politici. Una voce che si fa sentire, spesso controcorrente, ma che non teme di alzare la voce per ciò in cui crede.

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