Isis, le ultime ore di guerra per liberare Raqqa
Sarebbero vicini alla resa gli jihadisti che tengono sotto assedio Raqqa. Le forze siriane a maggioranza curda sostenute dagli Usa e la Coalizione internazionale a guida americana affermano che è in corso la “battaglia finale” per strappare all’Isis la città di Raqqa, considerata la capitale dello Stato islamico in Siria. L’operazione potrebbe tuttavia richiedere ancora ore o giorni. Tutti i combattenti siriani dello Stato Islamico con le loro famiglie avrebbero abbandonato la zona.
Altri combattenti però non hanno voluto arrendersi, in gran parte foreign fighters. Sono rimasti intrappolati nel 10 per cento della città ancora sotto il controllo della Stato islamico e non hanno scampo. Secondo gli ufficiali curdi dello Ypg la caduta definitiva dell’ex capitale dell’Isis è “questione di giorni”. Più prudente il comando americano della Coalizione anti-Isis che dice che non si “possono ancora fare previsioni”.
Riconquistata l’85% della città
Secondo la Coalizione a guida americana, le cosiddette Forze democratiche siriane (Sdf) alleate degli Usa hanno riconquistato l’85 per cento della città. Lo Stato islamico controlla ancora lo stadio, che si sospetta venga usato dai jihadisti come prigione, l’ospedale nazionale e una piccola parte della città settentrionale. “Ci sono ancora combattenti, ma l’area che controllano si sta riducendo sempre di più”, ha aggiunto Mohammed Khedher di Sound and Picture, un’organizzazione che riferisce delle atrocità commesse dai seguaci del Califfo in Siria ed Iraq.
L’ultima fase della battaglia di Raqqa è cominciata il 6 giugno. Oltre 15 mila combattenti delle Syrian democratic forces, in gran parte curdi, hanno affrontato 2500 jihadisti. In città c’erano anche almeno 100 mila civili. Cinquemila sono rimasti negli ultimi quartieri assediati e per evitare altre perdite umane i curdi hanno optato per una trattativa che evitasse un sanguinoso assalto e nuovi raid.