Israel Raid in Beirut Targets Hezbollah Leadership at Night

Israel Raid in Beirut Targets Hezbollah Leadership at Night

Gli attacchi israeliani hanno colpito il bunker di Beirut degli Hezbollah, uccidendo 37 persone e ferendone altre 151. Le Forze di difesa israeliane affermano di aver intercettato circa 20 razzi lanciati dal Libano verso Israele. Il governo italiano ha organizzato voli charter per rimpatriare i connazionali dal Libano, in risposta alla situazione di emergenza. Il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha dichiarato di monitorare la situazione e di essere pronto ad agire per garantire la sicurezza dei cittadini italiani. La tensione tra Israele e Libano è alta, con continui attacchi e risposte da entrambe le parti.

Attacco israeliano a Beirut contro Hezbollah

Nel corso della notte, i caccia israeliani hanno condotto un pesante attacco mirato al bunker di Beirut dove si presume che si trovassero i vertici di Hezbollah. L’operazione ha preso di mira un incontro a cui partecipava Hashem Safieddine insieme ad altri leader del gruppo terroristico in un bunker sotterraneo, secondo quanto riportato dal New York Times. L’attacco è considerato uno dei più violenti dell’anno scorso e ha causato la morte di 37 persone, secondo quanto dichiarato dal ministero della Salute libanese.

Le Forze di difesa israeliane hanno riferito che circa 20 razzi sono stati lanciati dal Libano verso l’area di Haifa, con la maggior parte degli ordigni intercettati o caduti su terreno aperto. Altri razzi sono stati inoltre diretti verso l’area della Galilea, ma anch’essi sono stati neutralizzati o hanno colpito zone disabitate. La situazione è estremamente tesa, con entrambe le parti coinvolte in violenti combattimenti aerei e missile.

Nel frattempo, il governo italiano ha organizzato il primo volo charter per permettere ai connazionali di rientrare in patria dal Libano. L’iniziativa è stata presa per garantire la sicurezza degli italiani presenti nella regione, tenendo monitorata costantemente la situazione attraverso l’Ambasciata a Beirut e unità di crisi dedicate. Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha assicurato che si stanno prendendo tutte le misure necessarie per proteggere i cittadini italiani, escludendo al momento l’ipotesi di un’evacuazione in massa.

L’escalation della violenza tra Israele e Hezbollah mette in allarme la comunità internazionale, che teme possibili ripercussioni su scala globale. La tensione nella regione è palpabile, con entrambe le fazioni che sembrano determinate a continuare i loro attacchi senza mostrare segni di de-escalation. Il mondo tiene il fiato sospeso, sperando in una rapida risoluzione pacifica del conflitto che imperversa tra Israele e il Libano.

Attacco israeliano a Beirut e reazioni internazionali

Nella notte, i caccia israeliani hanno condotto un attacco mirato al bunker di Beirut che ospitava i vertici di Hezbollah. L’azione ha preso di mira un incontro in cui Hashem Safieddine e altri leader del gruppo si trovavano in un bunker sotterraneo. Secondo fonti israeliane anonime citate dal New York Times, l’attacco è stato uno dei più pesanti dell’anno scorso. Al momento non è chiaro se Safieddine è stato ferito nell’attacco.

Il ministero della Salute libanese ha riportato che 37 persone sono state uccise negli attacchi israeliani su Hezbollah il giorno precedente. In risposta, le Forze di difesa israeliane affermano che circa 20 razzi sono stati lanciati dal Libano verso l’area di Haifa, gran parte dei quali sono stati intercettati. Altri razzi sono stati sparati verso la Galilea, ma anch’essi sono stati intercettati o hanno colpito aree non popolate.

Intanto, l’Italia ha organizzato un volo charter per i connazionali presenti in Libano, dando la possibilità di rientrare nel Paese attraverso l’Aeroporto Internazionale “Leonardo Da Vinci” di Roma Fiumicino. Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha dichiarato che il Governo italiano sta lavorando per il rientro degli italiani, monitorando la situazione tramite l’ambasciata a Beirut e l’Unità di Crisi. Si esclude al momento l’ipotesi di un’evacuazione, ma si garantisce la sicurezza dei connazionali presenti nel Paese.

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