Israele attacca obiettivi militari iraniani con raid mirati

Israele attacca obiettivi militari iraniani con raid mirati

Israele ha condotto attacchi aerei contro l’Iran come rappresaglia, colpendo siti militari. Gli attacchi sono una risposta agli attacchi continui da parte dell’Iran. Gli obiettivi includono batterie di difesa aerea e siti di produzione missilistica. L’esercito israeliano ha denominato l’operazione “Giorni del pentimento”. Il sistema di difesa aerea iraniano ha contrastato gli attacchi, ma con danni limitati. Gli Stati Uniti hanno sostenuto il diritto di Israele di rispondere all’Iran. Israele ha assicurato agli Stati Uniti che non stava prendendo di mira strutture nucleari o giacimenti petroliferi. Gli attacchi hanno dato ad Israele una più ampia libertà di azione aerea in Iran.

Attacchi di Israele contro l’Iran

Nei primi giorni di ottobre del 2024, Israele ha condotto attacchi aerei di rappresaglia contro l’Iran, colpendo siti militari nel paese. Le Forze di difesa israeliane hanno dichiarato che tali attacchi erano necessari in risposta agli continui attacchi provenienti dall’Iran.
Gli attacchi sono stati condotti in varie ondate, colpendo diverse aree dell’Iran. L’obiettivo principale era colpire batterie di difesa aerea e siti di produzione di missili balistici utilizzati in attacchi precedenti contro Israele.
Nonostante l’Iran abbia dichiarato che il suo sistema di difesa aerea ha respinto con successo gli attacchi, Israele ha confermato che i suoi attacchi hanno raggiunto con precisione i loro obiettivi.
L’amministrazione americana ha espresso il suo sostegno a Israele nel suo diritto alla difesa, sebbene abbia esortato a non colpire strutture nucleari o giacimenti petroliferi iraniani. La Casa Bianca ha confermato di essere stata informata preventivamente degli attacchi.

Attacchi aerei di Israele contro l’Iran

La notte del 26 ottobre, Israele ha lanciato attacchi aerei di rappresaglia contro l’Iran in risposta a mesi di continui attacchi da parte del regime iraniano. Gli attacchi mirati hanno colpito siti militari iraniani, causando forti esplosioni vicino a Teheran e in altre aree dell’Iran. L’esercito israeliano ha affermato di aver agito in autodifesa, difendendo lo Stato di Israele e il suo popolo da potenziali minacce future.

L’operazione, denominata “Giorni del pentimento”, ha coinvolto decine di aerei dell’aeronautica militare israeliana. I bersagli includono batterie di difesa aerea e siti di produzione di missili balistici, utilizzati negli attacchi precedenti dell’Iran contro Israele. Nonostante le affermazioni dell’Iran riguardo ai danni limitati e al successo del loro sistema di difesa aerea, fonti israeliane hanno contraddetto tali dichiarazioni, definendo gli attacchi un “fallimento totale”.

L’amministrazione americana ha sostenuto il diritto di Israele a rispondere agli attacchi del 1° ottobre, ma ha esortato il paese a evitare di colpire infrastrutture nucleari o giacimenti petroliferi iraniani. Gli Stati Uniti non sono stati coinvolti nell’operazione, ma Israele ha informato preventivamente gli USA delle proprie azioni. Gli attacchi aerei di Israele rappresentano un nuovo capitolo nella crescente tensione tra le due nazioni, con implicazioni geopolitiche significative per la regione del Medio Oriente.

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