Israele sospende operazioni militari nel sud di Gaza
Le Forze di Difesa Israeliane hanno reso noto che, in un’ottica di aumentare il flusso di aiuti umanitari in entrata a Gaza, hanno deciso di istituire una pausa tattica locale dell’attività militare per fini umanitari. Questa pausa avrà luogo tutti i giorni dalle 8 alle 19 lungo la strada che va dal valico di Kerem Shalom alla strada Salah al-Din e oltre verso nord.
Questa decisione è stata presa dopo ulteriori discussioni con le Nazioni Unite e organizzazioni internazionali. È un passo avanti negli sforzi dei soccorsi umanitari stipulati dalle IDf sin dall’inizio del conflitto. L’IDF si impegna a sostenere i bisogni umanitari sul campo, lavorando in collaborazione con le agenzie internazionali per garantire il benessere della popolazione civile.
La Striscia di Gaza attualmente si trova in una situazione di grande crisi umanitaria, con il 75% dei suoi circa 2,4 milioni di abitanti costretti a lasciare le proprie case a causa del conflitto armato. L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha lanciato l’allarme sulla carestia che minaccia la popolazione, rendendo ancora più urgente l’invio di aiuti umanitari.
Il Cogat, l’ente militare israeliano responsabile della distribuzione degli aiuti a Gaza, ha reso noto che dallo scoppio del conflitto sono state inviate più di 24.195 tonnellate di forniture mediche nella Striscia di Gaza per garantire una risposta sanitaria adeguata alla popolazione civile. Queste forniture sono state destinate a ospedali e cliniche, incluso quelli situati nella parte settentrionale di Gaza.
Inoltre, nel periodo compreso tra il 2 maggio e il 13 giugno, sono entrati a Gaza oltre 8.600 camion contenenti aiuti umanitari e merci commerciali. Tuttavia, una grande parte di questi aiuti sono rimasti bloccati ai valichi di frontiera e non sono riusciti a raggiungere la popolazione destinataria.
La situazione attuale richiede una maggiore cooperazione internazionale e lo sblocco delle rotte di accesso per garantire che gli aiuti umanitari possano raggiungere effettivamente chi ne ha bisogno. Solo così si potrà garantire un minimo di soccorso alla popolazione in difficoltà in modo da evitare una tragedia umanitaria ancora più grave.
In conclusione, l’IDF si impegna a continuare a sostenere gli sforzi umanitari nella Striscia di Gaza e a collaborare con le agenzie internazionali per garantire che l’aiuto raggiunga i bisognosi in modo tempestivo ed efficace. La crisi umanitaria in corso richiede un intervento immediato e coordinato da parte della comunità internazionale per evitare la tragedia e salvare vite umane.