Istat, cala la fiducia dei consumatori: pesa l’incertezza politica
Istat, cala la fiducia dei consumatori. Per aprile 2018, l’Istat stima che l’indice di fiducia dei consumatori sia sceso, passando da 117,5 a 117,1. Anche l’indice composito che misura il grado di fiducia delle imprese si è abbassato. Il clima generale di sfiducia potrebbe essere causato dall’incertezza politica che grava sul paese a causa dell’assenza di un governo.
Istat, cala la fiducia dei consumatori e delle imprese
Istat, cala la fiducia dei consumatori e delle imprese. Secondo quanto riportato dall’Istituto Nazionale di Statistica, per il mese di aprile si registra un netto peggioramento delle attese sugli ordini delle imprese manifatturiere. Secondo l’Istat, infatti, l’indice composito di fiducia delle imprese del comparto manifatturiero sarebbe sceso da 108,9 a 107,7. Nel settore dei servizi, l’indice è calato da 107,2 a 106,4. Flessione più netta è stata registrata nel settore del commercio al dettaglio, che è sceso da 105,0 a 97,5. Unico settore in cui si è registrato un incremento della fiducia è quello delle costruzioni (da 132,6 a 135,2). Nel settore delle costruzioni si registra, infatti, un netto miglioramento sia sugli ordini che sulle prospettive di occupazione.
Dal lato dei consumatori, secondo l’Istat, l’aumento della sfiducia è dovuto all’evoluzione negativa della componente personale, scesa da 109,3 a 108,0. Con “componente personale” ci si riferisce alla situazione economica della famiglia e alle possibilità di consumo e di risparmio. Per cercare di spiegare questa sfiducia nella componente personale emergono pareri contrastanti. Il clima economico e quello futuro, nel complesso, sembrano avere però una dinamica leggermente positiva rispetto al mese precedente.
Istat, cala la fiducia dei consumatori: quanto pesa l’incertezza politica
Istat, cala la fiducia dei consumatori. Secondo il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, questa fiducia è causata dalla situazione di incertezza politica. “Si tratta di una preoccupante battuta d’arresto che potrebbe avere effetti negativi sui consumi delle famiglie già in fase fortemente critica. E’ di tutta evidenza che il calo della fiducia per consumatori e imprese è diretta conseguenza del clima di incertezza politica che caratterizza il nostro paese, e dell’assenza di un Governo a quasi due mesi dalle elezioni”. Ha commentato così il presidente dell’associazione in difesa dei consumatori e dell’ambiente.
A differenza del Codacons, invece, l’Unione dei Consumatori, non giudica come “così negativi” i dati sulla fiducia dei consumatori. “La buona notizia è che l’incertezza politica non ha influito sulla fiducia dei consumatori, visto che migliorano sia il giudizio che l’attesa sulla situazione economica dell’Italia. Inoltre migliorano anche il giudizio e l’attesa sulla situazione economica della famiglia, ovvero i valori che hanno maggiore influenza sui consumi futuri”. Questo quello che ha affermato, invece, il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona.