Italia tra i leader europei per l’accesso ai farmaci e l’aumento della sopravvivenza: criticità sugli screening

Italia tra i leader europei per l’accesso ai farmaci e l’aumento della sopravvivenza: criticità sugli screening

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L’Italia si conferma al secondo posto in Europa per accesso ai farmaci oncologici per il tumore al seno, subito dopo la Germania. Secondo il report europeo “Advancing Breast Cancer Care in Europe: A Roadmap to a Women-Centric Approach”, ben 40 dei 48 medicinali approvati dall’Agenzia Europea sono disponibili nel nostro Paese, con il 78% di essi che ricevono piena rimborsabilità.

Gli ultimi dati mostrano che il tumore al seno è la forma più diffusa di neoplasia tra le donne in Europa e in Italia, con circa 55.000 nuove diagnosi ogni anno nel nostro Paese. Tuttavia, la sopravvivenza a 5 anni è in costante aumento e raggiunge il 90% nei casi individuati precocemente, e l’88% negli altri.

Nonostante i progressi nell’accesso ai farmaci, ci sono ancora criticità nel sistema sanitario italiano. Ad esempio, l’Italia si distingue per l’accessibilità ai trattamenti, ma soffre su fronti come la prevenzione e l’equità. L’adesione ai programmi di screening mammografico è inferiore alla soglia minima raccomandata dall’Ue, e non tutte le Regioni hanno esteso il programma alla fascia 45-74 anni, come raccomandato a livello europeo. Tuttavia, il Paese si posiziona meglio della media europea per quanto riguarda i tempi di approvazione dei farmaci, con 559 giorni contro la media europea.

Secondo la psicologa [Nome], l’artista [Nome] ha sottolineato l’importanza di affrontare la depressione in seguito alla diagnosi di tumore al seno, con il rischio di complicazioni psicologiche. Altri esperti sottolineano che, nonostante le sfide, l’Italia sta facendo progressi significativi nel trattamento e nella cura del tumore al seno.

In conclusione, la situazione del tumore al seno in Italia evidenzia sia punti di forza che di debolezza nel sistema sanitario nazionale, ma con uno sguardo positivo al futuro e agli avanzamenti nella ricerca e nel trattamento, si spera di continuare a migliorare la situazione per le donne affette da questa malattia.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 14 Marzo 2025, 12:44

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