Iva evasa per 35 miliardi di euro: l’Italia ai primi posti in Ue

Iva evasa per 35 miliardi di euro: l’Italia ai primi posti in Ue

Un triste primato per l’Italia che sull’evasione dell’Iva è tra i primi posti in Europa.  Secondo gli ultimi dati pubblicati dalla Commissione europea a Bruxelles, nel 2015 la differenza tra l’Iva raccolta e quella stimata è ammontata a 35,093 miliardi di euro. In calo rispetto all’anno precedente, ma sempre in termini assoluti il livello più elevato tra i 28 paesi dell’Unione.

Trentacinque miliardi di Iva evasa

L’Italia è il Paese europeo con l’evasione dell’Iva più elevata. Secondo l’ultimo rapporto della Commissione Ue, il gap tra il gettito Iva prevedibile e quello realmente incassato è stato di 35 miliardi di euro nel 2015, il più alto di tutta la Ue in valore assoluto. E l’Europa, in totale, nel 2015 ha perso 152 miliardi di euro in Iva non incassata.

Per l’Italia la situazione è comunque migliorata: nel 2014 il gap era di 38 miliardi (sempre record nell’Ue) e nel 2011 quasi 41 miliardi. In percentuale, dal 2011 c’è stato un miglioramento del “tax gap” del 3%.

Classifica dei paesi evasori

Lo scarto tra IVA stimata e quella effettivamente raccolta è più elevato in Romania (37,2%), in Slovacchia (29,4%) e in Grecia (28,3%). In Italia la percentuale è pari al 26%. Come detto, in valore assoluto il dato italiano rimane il più elevato: oltre 35 miliardi di euro di IVA persa. Nel 2015 la Germania ha perso gettito per 22,3 miliardi (10%), la Francia per 20,1 miliardi (12%). Tra i paesi nei quali lo scarto è più basso troviamo la Spagna (3,5%) e la Croazia (3,9%).

La situazione italiana sta lentamente migliorando. Il dato in percentuale è sceso di tre punti tra il 2011 e il 2015, dal 29 al 26%. Nel 2015, per combattere la frode, il governo italiano ha introdotto un sistema detto split payment in inglese.

Con questo regime derogatorio, lo Stato versa l’Iva all’erario ogni qualvolta effettua un pagamento in cambio di un bene o di un servizio, anziché consentire alla controparte di effettuare il versamento e di compensare nel caso le somme a debito e a credito.

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