Kiev blocca l’ingresso della cantante disabile russa all’Eurovision
Kiev ha deciso di vietare l’ingresso in Ucraina per tre anni a Yulia Samoilova, la cantante pop disabile nominata dal ‘Primo Canale’ rappresentante della Russia all’Eurovision, che si terrà a maggio proprio nella capitale ucraina.
Samoilova è ‘colpevole’ di aver cantato in Crimea nel 2015 e di essersi recata nella penisola senza le necessarie autorizzazioni emesse da Kiev.
Il Cremlino spera che venga “riconsiderata” dall’Ucraina la decisione di vietare l’ingresso della Samoilova. La cantante ventisettenne è costretta su una sedia a rotelle a causa della malattia di Werdnig-Hoffmann, una forma di atrofia muscolare spinale più grave anche nota come Sma 1.
La Crimea, dunque, torna ad essere al centro della contesa tra Russia e Ucraina, che già lo scorso anno si erano scontrate diplomaticamente proprio in occasione della kermesse musicale vinta dalla ucraina Susana Jamaladinova. Proprio in virtù di quella vittoria, Kiev ha vinto il diritto di ospitare la 62ma edizione della manifestazione.
Il ministro degli Esteri ucraino, Pavel Klimkin, aveva definito una “provocazione” la scelta di candidare la cantante pop disabile Yulia Samoilova come rappresentante della Russia all’Eurovision.
La partecipazione della Russia alla manifestazione
La Russia partecipa agli Eurovision dal 1994 e, da quando nel 2004 sono state previste le semifinali, si è sempre qualificata per la finale vincendo il concorso nel 2008.
Quest’anno però in tanti nel Paese avevano chiesto di boicottare la competizione tra l’altro prevista il 9 maggio, la Giornata della Vittoria con cui la Russia festeggia la conclusione della seconda guerra mondiale, coincidenza vista da molti come una sfida di Kiev.
Vitalij Milonov, deputato della Duma, aveva persino detto che sarebbe stato come pensare che “i cittadini sovietici partecipassero nel 1943 a Reichvision”.
L’annuncio di Mosca della candidatura di Samoilova due settimane fa aveva messo fine alle speculazioni, ma non alle polemiche.