Knightscope K5: robot che non vuole fare la guardia giurata e si suicida
Knightscope K5 era una robot “assunto” dalla società di consulenza e comunicazioni Gmmb in un centro commerciale di Washington come guardia giurata. Era in grado di percepire e analizzare l’ambiente circostante, capendo quando qualcosa non andava tramite le telecamere, i sensori e i micromicrofoni di cui era dotato. In tal caso, reagiva emettendo un rumore acuto. Per i dirigenti della Gmmb, poi, servirsi di Knightscope 5 era conveniente anche da un punto di vista economico, in quanto il costo lavoro del robot era di 7 euro all’ora. Ma forse il robottino non era felice del suo lavoro e ha così deciso di togliersi la vita sul laghetto antistante al luogo di lavoro.
Un lavoro non facile
Quella appena raccontata sembra una favoletta per bambini, invece è una vicenda reale. L’unica cosa poco chiara è il motivo che avrebbe spinto il robottino a dirigersi verso la fontana e finirci dentro, e forse non lo saprà mai nessuno.
A raccontare la storia sono stati due suoi “colleghi”, i quali hanno diffuso su Twitter le immagini del suicido presso il Georgetown Waterfront. L’azienda che ha affidato l’incarico a Knightscope era convinta che sarebbe stato un dipendente migliore di quelli in carne e ossa, proprio perché non si sarebbe mai annoiato della propria mansione.
Mesi prima del “suicidio” l’automa aveva subito degli assalti: tempo fa un uomo ubriaco aveva assalito la vettura di pattuglia sulla quale viaggiava, mentre in un’altra occasione avrebbe ricevuto dei calci.