Kuki Gallmann, scrittrice italiana ferita in Kenia: uccisi aggressori

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Svolta nella vicenda del ferimento in Kenia di Kuki Gallmann, la scrittrice e ambientalista italiana.

Sono state uccise dalle forze di sicurezza del Kenya due persone sospettate di essere tra coloro che ieri hanno le hanno sparato allo stomaco nel suo ranch. È stata trovata inoltre trovata un’arma che verrà esaminata e altre persone sospette sono state arrestate.

La vicenda

La scrittrice è in un ospedale di Nairobi. Ieri Kuki Gallmann, autrice del libro ‘Sognavo l’Africa’, è stata raggiunta da colpi d’arma da fuoco allo stomaco esplosi da uomini armati che le hanno teso un agguato mentre era alla guida di un veicolo nel suo parco nel nord del Kenya.

Inizialmente era stata trasportata in elicottero all’ospedale di Nanyuki, nella regione di Laikipia, ma un amico di famiglia fa sapere che da lì alcuni medici britannici l’hanno portata in un ospedale della capitale, dove dovrà essere sottoposta a un intervento chirurgico.

Si tratta dell’ultimo di una serie di attacchi avvenuti negli ultimi mesi nella regione, colpita dalla siccità: ultimamente pastori armati in cerca di pascoli per il bestiame fanno irruzione in fattorie e ranch privati.

Molti residenti, tuttavia, parlano anche di motivazioni politiche, accusando i politici locali di incitare alla violenza in vista delle elezioni di agosto: sostengono che alcuni politici stiano provando a cacciare gli elettori che possono opporsi a loro e tentino di ottenere voti promettendo l’accesso a terreni privati.

Altri episodi di violenza

Il mese scorso anche un hotel di lusso era stato bruciato nella zona. Mentre era sul veicolo è stata costretta a fermarsi per la presenza di un albero a terra lungo il percorso. A quel punto gli assalitori le hanno sparato contro, ma Gallmann è stata salvata dall’intervento dei ranger.

La famiglia Gallman possiede il parco Laikipia Nature Conservancy. Dà lavoro a 250 kenyoti in lodge di lusso e altre attività sparse sul terreno. Gestisce inoltre i gruppi Gallmann Memorial Foundation e Gallmann Africa Conservancy, per la difesa dell’ambiente.  Che concentrano la propria attività sulla sostenibilità della convivenza fra uomini e animali.

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