La Banca Centrale Europea dimezza i tassi di interesse

La Banca Centrale Europea dimezza i tassi di interesse

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Francoforte, sede della Banca Centrale Europea, ha deciso di ridurre il tasso di interesse sui depositi di 25 punti base. Le proiezioni indicano un’inflazione media del 2,5% nel 2024, che dovrebbe rientrare nel target del 2% nel 2026. L’attività economica resta contenuta a causa della debolezza dei consumi e degli investimenti. Il Consiglio direttivo della BCE si impegna a mantenere restrittivi i tassi di riferimento finché necessario per raggiungere l’obiettivo dell’inflazione. Le decisioni sui tassi saranno basate sui dati economici e finanziari, senza seguire un percorso predefinito.

Decisioni della BCE sulla politica monetaria

Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha annunciato oggi una riduzione di 25 punti base del tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale, portandolo al 3,50%. Questa decisione è stata presa in base alla valutazione delle prospettive di inflazione e della trasmissione della politica monetaria. Inoltre, è stato confermato che il differenziale tra il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e quello sui depositi presso la banca centrale sarà di 15 punti base, con il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale che rimane invariato a 25 punti base.

Secondo le proiezioni della BCE, l’inflazione dovrebbe mantenersi stabile intorno al 2,5% nel 2024, scendere al 2,2% nel 2025 e al 1,9% nel 2026. Le pressioni inflazionistiche dovrebbero aumentare nel breve termine, ma poi diminuire fino a raggiungere l’obiettivo del 2% nella seconda metà del prossimo anno. Le previsioni per l’inflazione di fondo sono state riviste al rialzo per il 2024 e il 2025 a causa di un aumento dei prezzi dei servizi.

Nonostante le condizioni di finanziamento restrittive e la debolezza dell’attività economica, la BCE si impegna a mantenere i tassi di riferimento su livelli sufficientemente restrittivi per garantire il ritorno tempestivo dell’inflazione al 2% nel medio termine. Le decisioni sui tassi di interesse continueranno ad essere prese sulla base dei dati disponibili e delle prospettive di inflazione, senza essere legate a un particolare percorso predefinito.

Decisioni della BCE su tassi di interesse e prospettive economiche

Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha annunciato oggi una riduzione di 25 punti base del tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale, portandolo al 3,50%. Questo passo è stato motivato dalla valutazione delle prospettive di inflazione e dalla dinamica dell’inflazione di fondo, nonché dall’intensità della trasmissione della politica monetaria.

Il differenziale tra il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e il tasso sui depositi presso la banca centrale sarà fissato a 15 punti base, mentre il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale rimarrà invariato a 25 punti base. Tali modifiche entreranno in vigore il 18 settembre 2024, con l’obiettivo di raggiungere un tasso di inflazione stabile intorno al 2%.

Le previsioni degli esperti della BCE indicano che l’inflazione complessiva si manterrà intorno al 2,5% nel 2024, per poi scendere al 2,2% nel 2025 e all’1,9% nel 2026. Nonostante le pressioni inflazionistiche provenienti dal settore dei servizi, ci si aspetta un rapido calo dell’inflazione di fondo nei prossimi anni.

Le condizioni economiche rimangono restrittive, con una crescita economica prevista dell’0,8% nel 2024, dell’1,3% nel 2025 e dell’1,5% nel 2026. Il Consiglio direttivo si impegna a mantenere i tassi di riferimento a livelli sufficientemente restrittivi per garantire il ritorno tempestivo dell’inflazione al 2% a medio termine, monitorando costantemente le prospettive economiche e i dati finanziari disponibili.

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