La BCE mantiene i tassi invariati, con inflazione rivista al ribasso
Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha annunciato di mantenere invariati i tre tassi di interesse di riferimento. Questa decisione riguarda i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale, che rimarranno rispettivamente al 4,50%, al 4,75% e al 4,00%.
L’inflazione è diminuita ulteriormente rispetto all’ultima riunione di gennaio. Gli esperti della BCE hanno rivisto al ribasso le proiezioni dell’inflazione, in particolare per il 2024, a causa del minore contributo dei prezzi dell’energia. La stima attuale indica che l’inflazione si collocherà in media al 2,3% nel 2024, al 2% nel 2025 e all’1,9% nel 2026. Anche l’inflazione al netto dell’energia e degli alimentari è stata corretta al ribasso, prevedendo una media del 2,6% nel 2024, del 2,1% nel 2025 e del 2,0% nel 2026.
Nonostante l’allentamento delle misure di inflazione di fondo, le pressioni interne sui prezzi rimangono elevate a causa della forte crescita salariale. Le condizioni di finanziamento sono restrittive e gli incrementi dei tassi di interesse incidono sulla domanda, contribuendo al calo dell’inflazione. Gli esperti della BCE hanno rivisto al ribasso la proiezione di crescita per il 2024 allo 0,6%; si prevede che l’attività economica rimarrà moderata nel breve periodo, per poi crescere dell’1,5% nel 2025 e dell’1,6% nel 2026, sostenuta inizialmente dai consumi e successivamente dagli investimenti.
Il Consiglio direttivo si impegna ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione al 2% a medio termine. Basandosi sulla sua attuale valutazione, ritiene che i tassi di interesse della BCE debbano restare su livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, contribuiranno a raggiungere questo obiettivo.
Le decisioni future del Consiglio direttivo saranno orientate a mantenere i tassi di riferimento su livelli sufficientemente restrittivi, se necessario. Queste decisioni si baseranno sull’analisi delle prospettive di inflazione, dei dati economici e finanziari, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’efficacia della politica monetaria.