La BCE riduce i tassi di interesse di 25 punti base

La BCE riduce i tassi di interesse di 25 punti base

20250130_0920.jpg

Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha deciso di ridurre i tassi di interesse di riferimento di 25 punti base a seguito di una valutazione delle prospettive di inflazione e della dinamica dell’inflazione. Le recenti riduzioni rendono meno onerosi i nuovi prestiti a imprese e famiglie, anche se le condizioni di finanziamento rimangono rigide. L’obiettivo è stabilizzare l’inflazione al 2% a medio termine. La politica monetaria sarà guidata dai dati e adottata di volta in volta a ogni riunione del Consiglio direttivo. L’economia sta affrontando circostanze avverse ma si prevede una crescita della domanda nel tempo.

Riduzione dei tassi di interesse della BCE per sostenere l’economia europea

Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha recentemente deciso di ridurre i tre tassi di interesse di riferimento di 25 punti base. Questa misura mira a sostenere l’economia europea, tenendo conto delle prospettive di inflazione e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria. In particolare, i tassi di interesse sui depositi presso la banca centrale, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale saranno ridotti rispettivamente al 2,75%, al 2,90% e al 3,15% a partire dal 5 febbraio 2025. La BCE ha sottolineato che l’inflazione è in linea con le proiezioni degli esperti e dovrebbe tornare all’obiettivo del 2% nel medio termine.

Le riduzioni dei tassi di interesse renderanno gradualmente meno onerosi i nuovi prestiti a imprese e famiglie, ma le condizioni di finanziamento rimarranno rigide a causa della politica monetaria ancora restrittiva. Tuttavia, l’aumento dei redditi reali e il graduale venir meno degli effetti della politica monetaria dovrebbero sostenere una crescita della domanda nel tempo. Il Consiglio direttivo è determinato a garantire che l’inflazione si stabilizzi sul suo obiettivo del 2% a medio termine, seguendo un approccio guidato dai dati e adottando decisioni di volta in volta in base alle prospettive economiche e finanziarie.

In conclusione, la BCE monitorerà attentamente le prospettive di inflazione e la trasmissione della politica monetaria per assicurarsi che l’economia europea rimanga stabile e in crescita. Le decisioni future sui tassi di interesse saranno basate sulla valutazione delle nuove informazioni disponibili, senza essere vincolate a un particolare percorso dei tassi. Con queste misure, la BCE si impegna a sostenere l’economia europea e a garantire la stabilità finanziaria nell’area euro.

Riduzione dei tassi di interesse della BCE per contrastare l’inflazione

Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha annunciato una riduzione di 25 punti base dei tre tassi di interesse di riferimento. Questa decisione è stata presa alla luce delle prospettive di inflazione e della dinamica dell’inflazione di fondo. I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno ridotti rispettivamente al 2,75%, al 2,90% e al 3,15%. Questa misura entra in vigore il 5 febbraio 2025.

La BCE ha sottolineato che il processo disinflazionistico è in corso e che si prevede un ritorno dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine. Le recenti riduzioni dei tassi renderanno più accessibili i prestiti per imprese e famiglie, anche se le condizioni di finanziamento rimangono rigide a causa della politica monetaria restrittiva. Tuttavia, l’aumento dei redditi reali e il progressivo attenuarsi degli effetti delle politiche restrittive dovrebbero sostenere la domanda nel tempo.

Il Consiglio direttivo si impegna a mantenere stabile l’inflazione sul suo obiettivo nel medio termine, adottando decisioni guidate dai dati in base alle nuove informazioni economiche e finanziarie. Le future decisioni sui tassi di interesse saranno basate sull’analisi delle prospettive di inflazione e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria, senza essere vincolati a un percorso prestabilito.

Non perderti tutte le notizie di economia su Blog.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *