La crescita economica della Calabria resta modesta nei primi sei mesi del 2024, secondo Bankitalia
Nel primo semestre del 2024 l’economia calabrese ha registrato una modesta crescita, con un PIL in aumento dello 0,4%. L’industria alimentare e le costruzioni hanno trainato la ripresa, sostenute anche dagli investimenti legati al Pnrr. Nonostante l’occupazione sia aumentata, i consumi sono calati e i costi del credito hanno frenato i mutui e i prestiti alle piccole imprese. La filiale di Catanzaro di Bankitalia ha sottolineato la necessità di rendere il territorio più attrattivo per gli investimenti e combattere la criminalità organizzata e la corruzione. I risultati delle prime sei mesi indicano la possibilità di rafforzare il sistema produttivo e migliorare il capitale umano.
Scenario economico della Calabria nei primi sei mesi del 2024
Il contesto economico della Calabria nei primi sei mesi del 2024 ha registrato un modesto aumento del PIL dello 0,4%, in linea con la media nazionale. L’analisi condotta da Bankitalia evidenzia una crescita positiva nel settore delle costruzioni, nonché nel manifatturiero e nei servizi, nonostante le difficoltà del commercio. Tuttavia, l’aumento dei redditi delle famiglie non è ancora sufficiente a compensare l’incremento dell’inflazione degli ultimi due anni, che ha eroso il potere d’acquisto.
Il ruolo delle amministrazioni pubbliche è cruciale per migliorare l’efficienza dei servizi e contrastare il declino demografico previsto nei prossimi anni. È fondamentale combattere la criminalità organizzata, il lavoro nero e la corruzione per garantire un contesto di legalità favorevole agli investimenti e allo sviluppo territoriale.
Nel dettaglio, il rapporto di Bankitalia rileva che il fatturato delle imprese è rimasto stabile rispetto all’anno precedente, con segnali di ripresa nell’industria alimentare trainati dalla domanda estera. Il settore delle costruzioni e delle opere pubbliche ha registrato un aumento delle commesse, favorito dagli investimenti legati al Pnrr, mentre l’edilizia privata è stata frenata dal ridimensionamento del Superbonus.
Nel comparto dei trasporti, si è registrato un aumento dei passeggeri negli aeroporti calabresi e una crescita del traffico al Porto di Gioia Tauro. L’occupazione ha registrato un incremento, particolarmente nel settore femminile, anche se i consumi hanno subito una lieve contrazione. La contrazione dei mutui e dei prestiti alle piccole imprese a causa del costo del credito elevato è stata compensata dall’aumento dei depositi bancari.
Crescita economica in Calabria nel primo semestre del 2024
Il rapporto presentato da Bankitalia sull’economia calabrese nei primi sei mesi del 2024 evidenzia una crescita modesta, con un aumento del PIL dello 0,4%, in linea con la media nazionale. Questa modesta crescita è stata trainata principalmente dal comparto delle costruzioni, che ha registrato un trend positivo, insieme a una crescita nel settore manifatturiero e nei servizi. Tuttavia, il commercio ha incontrato delle difficoltà. Nonostante ciò, le famiglie non hanno ancora visto un aumento significativo dei redditi, nonostante l’erosione del potere d’acquisto causata dall’inflazione degli anni precedenti.
Per lo sviluppo industriale e la creazione di condizioni favorevoli per il rafforzamento del capitale umano, è fondamentale rendere il territorio calabrese più attrattivo per gli investimenti. Inoltre, è essenziale migliorare l’efficienza dei servizi pubblici e preservare un quadro di legalità per consentire agli operatori di fare scelte orientate allo sviluppo del territorio.
Le imprese calabresi hanno registrato un fatturato sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente, mentre l’industria alimentare ha mostrato segnali di ripresa grazie alla domanda estera. Le costruzioni e le opere pubbliche hanno registrato una crescita significativa, grazie agli investimenti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nonostante ciò, l’edilizia privata è stata frenata dal ridimensionamento del Superbonus.
Sul fronte del lavoro, si è registrato un aumento dell’occupazione, soprattutto tra le donne, contribuendo a sostenere i redditi delle famiglie. Tuttavia, i consumi si sono leggermente ridotti e i mutui e i prestiti alle piccole imprese hanno subito una contrazione a causa dell’alto costo del credito, mentre i depositi bancari sono tornati a crescere.
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