La diminuzione del 59% dei migranti nel Mediterraneo centrale nel 2024 secondo Frontex

La diminuzione del 59% dei migranti nel Mediterraneo centrale nel 2024 secondo Frontex

Nel 2024, gli attraversamenti irregolari delle frontiere dell’Unione Europea sono diminuiti del 38%, il dato più basso dal 2021 a causa della ridotta pressione migratoria e della cooperazione intensificata contro i trafficanti. Le traversate sul Mediterraneo centrale sono diminuite del 59% a causa di minori partenze da Tunisia e Libia, ma rimangono ancora elevate. Nei Balcani occidentali c’è stato un calo del 78% grazie agli sforzi dei paesi della regione. In altre rotte, come il Mediterraneo orientale e le Isole Canarie, si sono visti aumenti degli arrivi. Nel complesso, l’Europa ha registrato poco più di 239.000 rilevamenti nel 2024.

Diminuzione degli attraversamenti irregolari delle frontiere dell’Unione Europea nel 2024

Il 27 agosto 2019, la nave di soccorso “Eleonora” ha preso a bordo circa 100 migranti in navigazione nel Mediterraneo. I migranti sono stati tratti in salvo il 26 agosto 2019 al largo della costa libica mentre la loro imbarcazione stava affondando, come confermato da Axel Steier, portavoce dell’organizzazione di soccorso Mission Lifeline di Dresda. Tuttavia, il ministro dell’Interno italiano Salvini ha vietato alla nave di soccorso tedesca di attraccare nei porti italiani.

Secondo i dati di Frontex, nell’anno 2024 gli attraversamenti irregolari delle frontiere dell’Unione Europea sono diminuiti del 38%, raggiungendo il livello più basso dal 2021. Questa diminuzione è stata attribuita all’intensificazione della cooperazione dell’UE e dei suoi partner contro le reti di trafficanti, che ha portato a una significativa riduzione degli attraversamenti alle frontiere esterne dell’Europa. Nel Mediterraneo centrale, le traversate sono diminuite del 59% a causa del minor numero di partenze da Tunisia e Libia, mentre nella rotta dei Balcani occidentali si è registrato un calo del 78% dei rilevamenti.

Nel Mediterraneo orientale, i rilevamenti sono aumentati del 14% a quota 69.400, guidati da nuovi corridoi dalla Libia orientale con migranti prevalentemente provenienti da Siria, Afghanistan ed Egitto. Nel frattempo, lungo la rotta dell’Africa occidentale, le Isole Canarie hanno registrato un aumento del 18% degli arrivi, la cifra più alta da quando Frontex ha iniziato a raccogliere i dati nel 2009. Questa tendenza ha visto un incremento delle partenze dalla Mauritania, nonostante i flussi da altri punti di partenza siano diminuiti. Nella rotta dei confini orientali, si è segnalato un aumento di tre volte degli attraversamenti, in particolare ai confini con Ucraina e Bielorussia.

Infine, nei tentativi di attraversamento del Canale della Manica verso il Regno Unito, i rilevamenti sono aumentati del 9% rispetto al 2023.

Riduzione degli attraversamenti irregolari delle frontiere dell’Unione Europea nel 2024

Nel 2024, l’Unione Europea ha registrato una significativa diminuzione degli attraversamenti irregolari delle frontiere, con una riduzione del 38% rispetto all’anno precedente. Questo dato rappresenta il livello più basso dal 2021, quando gli effetti della pandemia di Covid-19 hanno influenzato la situazione migratoria in Europa. Secondo Frontex, l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, questo calo è stato conseguito grazie all’intensificazione della cooperazione dell’UE e dei partner nella lotta contro le reti di trafficanti.

La diminuzione del numero totale degli attraversamenti è stata influenzata principalmente da una riduzione del 59% degli arrivi attraverso la rotta del Mediterraneo centrale e del 78% sulla rotta dei Balcani occidentali. Nel Mediterraneo centrale, il minor numero di partenze da Tunisia e Libia ha determinato il calo degli attraversamenti. Nonostante ciò, questa rotta ha ancora registrato circa 67.000 attraversamenti, la seconda più alta. L’impegno dei paesi dei Balcani occidentali nel contenere il flusso migratorio ha portato a una forte diminuzione del 78% degli attraversamenti in questa regione.

Nel Mediterraneo orientale, si è invece registrato un aumento del 14% degli attraversamenti, guidati da nuovi corridoi dalla Libia orientale con migranti provenienti principalmente da Siria, Afghanistan ed Egitto. Nella rotta dell’Africa occidentale, le Isole Canarie hanno visto un aumento del 18% degli arrivi, la cifra più alta dal 2009, alimentata principalmente dalle partenze dalla Mauritania. Lungo la rotta dei confini orientali, gli attraversamenti sono triplicati, soprattutto ai confini con Ucraina e Bielorussia.

Infine, nel Canale della Manica, si è registrato un aumento del 9% dei tentativi di attraversamento verso il Regno Unito rispetto all’anno precedente. Questi dati evidenziano l’importanza della cooperazione tra i paesi europei e la continua necessità di affrontare congiuntamente le sfide legate alla migrazione irregolare.

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