La ex fidanzata condannata a 16 anni per l’omicidio di Denis Bergamini, morto 35 anni fa
Dopo 35 anni è arrivata la prima condanna per la morte del calciatore Denis Bergamini, ucciso e fatto apparire come suicidio nel 1989. L’ex fidanzata Isabella Internò è stata condannata a sedici anni per omicidio premeditato. La famiglia e il compagno di vita di Ilaria Cucchi si sono battuti per fare luce sul caso, che è stato riaperto sei anni fa. Secondo gli inquirenti, Denis fu narcotizzato e ucciso meccanicamente prima di essere fatto apparire come suicida. La svolta decisiva porta finalmente giustizia per una delle morti più misteriose degli ultimi decenni.
Verità e giustizia per Denis Bergamini: il processo contro Isabella Internò
Il 2 ottobre del 2024 ha segnato un momento importante nella vicenda della morte del calciatore Donato “Denis” Bergamini, avvenuta 35 anni prima. Dopo un lungo iter giudiziario, la Corte d’assise di Cosenza ha emesso una sentenza che ha condannato a sedici anni di reclusione l’ex fidanzata di Bergamini, Isabella Internò. Secondo i giudici, la donna è stata ritenuta colpevole di omicidio volontario premeditato in concorso con ignoti.
La sentenza rappresenta un momento di giustizia per la famiglia del calciatore, che per anni ha lottato per far emergere la verità sulla morte di Denis. Nonostante Internò si sia sempre dichiarata innocente, il suo legale ha annunciato il ricorso in appello, mentre l’avvocato dei Bergamini ha sottolineato l’importanza di questa sentenza per la memoria del giovane calciatore.
La Procura di Castrovillari ha ancora sette persone nel mirino, sospettate di essere coinvolte nella morte di Bergamini. Si ipotizza il reato di falsa testimonianza, e quindi potrebbero esserci sviluppi futuri in merito all’inchiesta.
Mentre si avvicina la prima udienza del processo contro Isabella Internò, fissata per il 25 ottobre, la famiglia e i legali della vittima continuano a chiedere verità e giustizia per Denis Bergamini. Dopo 32 anni, sembra finalmente arrivata una svolta decisiva in uno dei casi più agghiaccianti degli ultimi decenni.
La svolta nel caso della morte di Denis Bergamini
Dopo 35 lunghi anni, finalmente è arrivata una svolta nel caso della morte di Denis Bergamini, il giovane calciatore ritrovato senza vita nel 1989. La prima condanna è stata emessa nei confronti dell’ex fidanzata Isabella Internò, accusata di omicidio volontario premeditato in concorso con ignoti. Nonostante la pena di sedici anni sia inferiore a quella richiesta, rappresenta un passo avanti nella ricerca di giustizia per la famiglia del ragazzo.
L’inchiesta, che è durata tre anni e si è conclusa in primo grado, ha finalmente dato risposte alla famiglia di Bergamini, che non ha mai creduto alla tesi del suicidio archiviata immediatamente nel 1989. Anche se Isabella si è sempre dichiarata innocente e ha annunciato il ricorso in appello, la Procura di Castrovillari ha altre sette persone nel mirino, coinvolte nella morte del calciatore.
Il compagno di vita di Ilaria Cucchi, Fabio Anselmo, è stato determinante nel riaprire il caso e far emergere la verità. Dopo la riesumazione del cadavere nel 2017, gli inquirenti hanno ipotizzato che Denis sia stato narcotizzato e ucciso meccanicamente prima di essere adagiato sulla statale per simulare un incidente.
La famiglia chiede giustizia per Denis e la prima udienza del processo contro Isabella Internò è fissata per il prossimo 25 ottobre. Dopo anni di lotta e di dubbi, sembra che finalmente sia stata fatta luce sulla morte misteriosa del giovane calciatore, portando speranza e un senso di giustizia per i suoi cari.
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