La Grecia di nuovo in piazza contro l’austerity: sciopero generale
La Grecia scende di nuovo in piazza e lo fa con nuove mobilitazioni contro l’austerity. Indetto oggi lo sciopero generale di 24 ore per protestare contro le nuove misure richieste dai creditori e che sono al vaglio del Parlamento.
Lo sciopero
Lo sciopero, convocato dai sindacati del settore pubblico e privato, tocca principalmente i trasporti pubblici ad Atene: metro, bus, tram saranno a singhiozzo per tutta la giornata. Anche i collegamenti marittimi fra le isole subiscono disagi. Molti voli, soprattutto interni sono stati annullati, mentre i voli internazionali hanno subito cambiamenti di orario per lo sciopero dei controllori di volo.
Chiuse le scuole, mentre gli ospedali funzionano solo per i servizi di base e le emergenze. Ad Atene sono in programma diverse manifestazioni.
I motivi delle agitazioni
Il governo di Alexis Tsipras ha varato un piano, dettato da Ue e Fmi, con nuove misure di rigore per un totale di 4,9 miliardi di euro, che dovrebbero essere applicate tra il 2018 e il 2021, vale a dire subito dopo la fine del programma di risanamento in corso. Questi provvedimenti prevedono ulteriori tagli alle pensioni e nuovi aumenti di imposte.
Con questa ennesima richiesta di sacrifici alla popolazione il governo spera di ottenere il 22 maggio la riapertura delle trattative per una ristrutturazione del debito greco, pari al 179% del Pil.
Tsipras presenterà in Parlamento una legge a due facce. Da una parte l’austerità imposta di creditori – una riforma previdenziale nel 2019 che taglierà 2,49 miliardi di spesa e più tasse per 1,9 miliardi nel 2020 – dall’altra una serie di contromisure sociali di pari importo se il paese rispetterà gli obiettivi di bilancio.
In lista ci sono 600 milioni di incentivi per la prima casa per i più poveri, 450 milioni per le mense e l’istruzione e un taglio fiscale per redditi più bassi e aziende. Il premier ha sfidato le opposizioni a votare questi provvedimenti.