La guerra nel Medio Oriente non deve diventare inevitabile, afferma Tajani
Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha sottolineato l’importanza di evitare che la guerra diventi inevitabile attraverso contatti continui e sforzi incessanti. In un’intervista al Corriere della Sera, ha dichiarato che è fondamentale lavorare giorno e notte per prevenire il peggio.
Tajani ha spiegato che il governo italiano ha chiesto all’Onu di valutare la situazione e garantire la sicurezza dei soldati italiani sul campo con un mandato chiaro e non equivoco. Ha sottolineato che le azioni sul campo dipendono dal mandato internazionale e che il governo italiano è attento a non lasciare nulla all’improvvisazione.
Il vicepremier ha ribadito che al momento non sembrano esserci rischi imminenti, ma ha sottolineato che il lavoro per evitare un’escalation deve continuare. Riguardo a Israele, Tajani ha sottolineato che il diritto all’autodifesa è indiscutibile, ma ha avvertito contro reazioni sproporzionate alle azioni di Hamas e Hezbollah.
Tajani ha sottolineato che, ora che l’offensiva a Gaza contro Hamas sembra essere finita e che sono ripresi gli aiuti alla popolazione, è essenziale concentrarsi sul recupero degli ostaggi e sul raggiungimento di un cessate il fuoco per favorire la stabilizzazione dell’area.
Il ministro degli Esteri ha ammesso che la situazione è estremamente delicata, ma ha espresso ottimismo riguardo alla possibilità di evitare una reazione sproporzionata se Teheran chiederà l’intervento dell’Onu, coinvolgendo la comunità internazionale su un piano politico.
In conclusione, Tajani ha sottolineato l’importanza del dialogo e della cooperazione internazionale per evitare nuove crisi e per promuovere la pace e la stabilità in una regione tanto instabile come il Medio Oriente.