La Lega A finalmente ha voce in capitolo, ora sarà ugualmente considerata
Il Codice di Giustizia Sportiva FIGC “Giustizia sportiva e Ordinamento statale” è stato presentato presso il Salone d’Onore del CONI a Roma il 5 dicembre 2022. Durante l’evento, il Presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini ha sottolineato l’importanza dell’emendamento Mulè, difendendone la necessità per garantire una maggiore rappresentanza e decisionalità alla Serie A all’interno del Consiglio federale.
Casini ha dichiarato che la Serie A, nonostante sia il motore economico del sistema calcistico italiano con un contributo annuale di 130 milioni di euro, aveva poteri decisionali nulli. L’emendamento Mulè mira a correggere questa disparità, garantendo un peso equo alla Serie A in base al suo contributo economico al sistema.
Il presidente della Lega Serie A ha chiarito che non si tratta di chiedere un diritto di veto, ma il diritto di intesa sulle decisioni che riguardano il massimo campionato. Casini ha sottolineato che la Serie A ha lavorato per favorire lo sviluppo dei giovani talenti italiani, riformando il campionato Primavera e proponendo la creazione di seconde squadre secondo il modello spagnolo.
Casini ha affrontato anche il tema del flop della Nazionale a Euro2024, attribuendo le responsabilità a una serie di fattori che includono la mancata qualificazione ai Mondiali e la situazione dei giovani talenti. La Serie A ha proposto soluzioni per favorire il talento italiano, ma ha trovato resistenze da parte della Federazione e delle altre componenti interessate.
La Serie A ha ottenuto risultati positivi negli ultimi anni, scalando il ranking UEFA, conquistando il quinto posto in Champions League e vincendo coppe europee. Casini ha sottolineato l’impegno della Lega nel migliorare il sistema calcistico italiano, nonostante le sfide e le resistenze incontrate.
Infine, Casini ha commentato sulla decisione di giocare la prossima Supercoppa Italiana in Arabia Saudita, sottolineando che giocare l’evento all’estero fa parte di una tradizione per promuovere il calcio italiano. Riguardo alla questione arbitrale, Casini ha espresso la necessità di una maggiore autonomia per il settore, suggerendo che un modello simile a quello inglese potrebbe essere preferibile per migliorare il lavoro degli arbitri italiani.