La madre potrebbe essere la responsabile dell’omicidio di Saman Abbas
Il tribunale di Reggio Emilia ha emesso un verdetto di 612 pagine riguardo alla sentenza della Corte d’Assise che ha condannato i genitori di Saman Abbas all’ergastolo. La giovane è stata uccisa a Novellara nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio 2021. Nelle motivazioni della sentenza si legge che l’omicidio non è stato premeditato e non è stato causato dalla resistenza di Saman al matrimonio combinato.
I genitori non hanno ucciso la ragazza perché si opponeva al matrimonio, ma perché voleva scappare con il fidanzato. Al momento, la madre Nazia Shaheen è ancora in fuga in Pakistan, mentre il padre Shabbar Abbas è detenuto insieme allo zio di Saman, Danish Hasnain. Entrambi sono considerati complici dell’assassinio della giovane.
La sentenza ha stabilito l’ergastolo per i genitori e 16 anni di prigione per lo zio, che ha collaborato con le autorità indicando il luogo in cui era stato nascosto il corpo di Saman. I due cugini della ragazza sono stati invece assolti e rilasciati.
I giudici hanno sottolineato che la versione secondo cui Saman è stata uccisa per rifiutare il matrimonio combinato è stata diffusa dai media, ma non vi sono prove che il suo omicidio sia stato legato all’onore della famiglia. Le immagini delle telecamere di sicurezza dell’azienda agricola in cui lavoravano i genitori hanno giocato un ruolo importante nelle indagini.
Nei video, si vede la madre accompagnare la figlia in una carraia e poi rimanere fuori dalla telecamera per un minuto, il che ha portato i giudici a concludere che potrebbe essere stata lei l’esecutore materiale. L’autopsia ha confermato che Saman è stata uccisa per strangolamento, causato dallo spezzamento dell’osso ioide.
La famiglia di Saman deve ora affrontare le conseguenze del terribile crimine commesso ai danni della giovane ragazza.