La mia madre ha salvato me
Al Pacino, nato ad East Harlem, ha avuto genitori di origine italiana che si separarono poco dopo la sua nascita. Cresciuto nel Bronx, un quartiere difficile di New York, Al Pacino fu salvato dalla cattiva strada dalla sua madre, Rose Gelardi. Grazie a lei, si appassionò alla recitazione e iniziò a frequentare l’Actors Studio. Nonostante le difficoltà, Al Pacino perse la madre a soli 17 anni e dovette fare lavori precari per mantenersi. La sua determinazione lo portò alla fama e al successo come attore e regista, nonostante le difficoltà della sua infanzia turbolenta.
La storia di Al Pacino: dalle origini italiane alla rinascita nel mondo del cinema
Salvatore e Rose Pacino sono i genitori di Al Pacino, conosciuto come Alfredo James Pacino, nato ad East Harlem, un quartiere di Manhattan, New York. La loro storia d’amore si interrompe solo due anni dopo la nascita di Al Pacino. La famiglia ha origini italiane, con il padre proveniente da Messina e la madre da Palermo. Dopo il divorzio dei genitori, il padre abbandona la famiglia trasferendosi in California, lasciando Al Pacino e la madre Rose Gelardi a New York.
La famiglia si trasferisce nel South Bronx, presso la casa dei nonni materni, in seguito all’abbandono del padre. L’infanzia dell’attore è segnata dalla difficoltà e dalla precarietà della vita nel Bronx. Cresciuto in un quartiere malfamato, Al Pacino racconta di aver vissuto momenti di estrema povertà e disagio.
Nonostante le difficoltà, Al Pacino trova nella madre Rose il suo punto di riferimento. È lei che lo protegge dalle influenze negative del Bronx e gli consiglia di intraprendere la carriera di attore. A soli 15 anni, grazie alla mamma, Al Pacino intraprende il percorso verso il teatro e la recitazione.
La morte della madre quando Al Pacino aveva solo 17 anni lo costringe a iniziare a vendere il proprio corpo per sopravvivere. Questo evento segna una svolta nella vita dell’attore, che decide di dedicarsi completamente alla carriera artistica. Grazie alla sua determinazione e talento, Al Pacino trova il successo nel mondo del cinema e diventa una delle figure più iconiche del cinema hollywoodiano.
Vita difficile e sacrifici: l’infanzia di Al Pacino
Salvatore e Rose sono stati i genitori di Al Pacino, vero nome Alfredo James Pacino nato ad East Harlem, un quartiere di Manhattan (New York). La famiglia Al Pacino ha origini italiane, per la precisione da parte del padre da Messina e da parte della madre da Palermo. La storia d’amore tra i genitori di Al Pacino termina due anni dopo la sua nascita. L’infanzia dell’attore è stata segnata non solo dal divorzio dei genitori, ma anche dall’abbandono del papà che lascia la città di New York per trasferirsi a Covina, in California. Al Pacino e la madre Rose Gelardi restano a New York vivendo una vita molto difficile e precaria che li vedono costretti a trasferirsi nel South Bronx, presso la casa dei nonni materni.
L’attore e regista Premio Oscar è cresciuto nel Bronx, un quartiere malfamato di New York di cui ha parlato così nella sua autobiografia “Sonny Bono”: “ci arrampicavamo sulle cime dei tetti e saltavamo da un palazzo all’altro. Ci aggrappavamo ai sedili posteriori degli autobus e se volevamo del cibo, lo rubavamo”. Al Pacino e i genitori: l’abbandono del papà e il rapporto con la mamma. A salvare Al Pacino dalla malavita e dalle compagnie sbagliate del Bronx è stata proprio mamma Rose Gelardi come ha rivelato l’attore: “ero furioso che mi dicesse di non uscire, ma mi ha salvato la vita”.
A soli 15 anni, proprio grazie alla mamma, va a teatro a vedere Gabbiano di Čeheov che innesca in lui la molla che lo spinge a studiare recitazione. Si iscrive all’Actors Studio facendo svariati lavori, dal fattorino al cameriere fino al bidello, per mantenersi e non pesare sulla mamma. A 17 anni decide di lasciare gli studi nonostante il parere contrario della mamma così decide di lasciare la casa. “Per mangiare e mantenere un tetto sopra la mia testa, decisi di vendere ad una donna più anziana di me l’unico bene che potevo offrire: il mio corpo” – ha raccontato l’attore al New York Post. Nel 1962 la madre è morta a soli 43 anni.
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