La pericolosa realtà del ‘problema della vagina’ secondo Sharon Stone: Gli uomini sono la principale causa di morte delle donne

La pericolosa realtà del ‘problema della vagina’ secondo Sharon Stone: Gli uomini sono la principale causa di morte delle donne

Sharon Stone, ospite al Torino Film Festival, ha denunciato il problema del gender pay gap e dell’ageism nell’industria cinematografica, attribuendolo al “vagina thing” che discrimina le donne. Ha sottolineato il legame tra violenza maschile e morti femminili e ha criticato il trattamento delle attrici più anziane. Stone ha raccontato le difficoltà incontrate nel mondo del cinema, ma ha anche evidenziato i cambiamenti positivi recenti. Ha ricevuto la Stella della Mole e presentato un suo film del passato. La sua visione critica e la sua determinazione nel lottare per la parità di genere emergono chiaramente nel discorso al festival.

Sharon Stone e la lotta al gender gap nel cinema

Partecipando al Torino Film Festival, l’attrice sessantaseienne Sharon Stone ha sollevato il tema del gender gap nel settore cinematografico, focalizzandosi sul problematico concetto legato alla vagina, che ritiene sia causa di discriminazione per le donne. Stone ha sottolineato come il pay gap tra generi e l’ageismo siano ancora diffusi nella società, relegando le donne a ruoli di secondo piano una volta superata una certa età.

Ma per l’attrice, il concetto di “vagina” porta con sé conseguenze ben più gravi. Stone ha affermato che questo sarebbe il principale motivo delle morti femminili per mano degli uomini, invitando gli uomini responsabili a prendere responsabilità e ad ammettere la violenza presente nella società. Ha inoltre citato un episodio in cui un attore comico ha ironizzato sul tema, evidenziando la necessità di affrontare apertamente la questione.

Inoltre, Stone ha raccontato la sua esperienza nel mondo cinematografico, sottolineando le sfide affrontate come attrice e produttrice. Ha ricordato il momento in cui aveva rifiutato di essere sottopagata per un ruolo, ottenendo la produzione del film come compromesso. Tuttavia, ha anche evidenziato le limitazioni imposte dalle produzioni, che spesso limitavano la sua libertà creativa.

Infine, l’attrice ha ribattuto a coloro che le hanno chiesto se la sua bellezza possa influenzare la percezione della sua intelligenza, affermando che se fosse un uomo non verrebbe mai messa in discussione la sua intelligenza in base all’aspetto fisico. Sharon Stone ha dunque evidenziato le sfide affrontate nel corso della sua carriera e la necessità di combattere le disparità di genere nel mondo del cinema.

Il discorso di Sharon Stone al Torino Film Festival

Durante la sua partecipazione al Torino Film Festival, l’attrice 66enne Sharon Stone ha affrontato il tema del “problema chiamato vagina”, sottolineando come quest’ultimo possa ancora discriminare pesantemente le donne, soprattutto nell’ambito cinematografico. Stone ha evidenziato la presenza di un gender pay gap significativo e di un diffuso ageism che porta le donne a essere considerate “vecchie” una volta superata certa età.

Tuttavia, per l’attrice il problema non si limita ad una questione di disparità salariale o di età, ma ha conseguenze ben più gravi. Stone ha messo in luce come il “problema chiamato vagina” possa essere alla base delle morti femminili per mano degli uomini, sottolineando la necessità che anche gli uomini si uniscano alle donne per contrastare la violenza di genere. L’attrice ha citato un aneddoto di un attore comico per evidenziare la percezione distorta dei rischi a cui le donne sono esposte.

Sharon Stone, attualmente impegnata nella produzione di una serie tv e in un film intitolato Nobody 2, ha ricevuto durante il festival la Stella della Mole e ha presentato il suo film Pronti a morire del 1995. L’attrice ha raccontato di come abbia affrontato sfide legate alla parità di genere anche nel campo della produzione cinematografica, sottolineando come la sua richiesta di essere pagata adeguatamente come attrice abbia portato alla sua nomina come produttrice.

Infine, Stone ha condiviso la sua esperienza personale di essere stata considerata “troppo vecchia” per ruoli cinematografici una volta superata una certa età, evidenziando il cambiamento di mentalità che ha ritrovato negli ultimi anni. L’attrice ha risposto anche alle domande riguardanti la bellezza e l’intelligenza, sottolineando come la percezione di queste qualità possa variare a seconda del genere. Con determinazione e coraggio, Sharon Stone ha dimostrato di essere una voce forte e autorevole nella lotta per la parità di genere e il rispetto delle donne nell’industria cinematografica e nella società in generale.

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