La polizia di Malta vieta ai siriani di sventolare la bandiera per strada

La polizia di Malta vieta ai siriani di sventolare la bandiera per strada

La polizia di Malta ha vietato a cittadini siriani di sventolare la bandiera siriana mentre festeggiavano la caduta di Assad. Alcuni, appresa la notizia, sono scesi per le strade manifestando pacificamente. L’attivista per i diritti umani Omar Rababah ha criticato l’azione della polizia, sottolineando il diritto alla libertà di riunione pacifica. Molti hanno descritto il regime di Assad come tirannico e alcuni manifestanti esprimevano il desiderio di tornare in Siria. La questione solleva dibattiti sul rispetto delle libertà civili e dei diritti umani, anche per chi non è cittadino maltese.

Vietato sventolare bandiera siriana a Malta durante festeggiamenti per caduta di Assad

La polizia di Malta ha vietato a alcuni cittadini siriani di sventolare la bandiera siriana mentre festeggiavano la caduta di Assad per le strade di La Valletta. Nonostante la gioia per la notizia della fine del regime, sono stati bloccati dalle forze dell’ordine mentre manifestavano pacificamente.

Omar Rababah, attivista per i diritti umani nato a Malta da padre siriano, ha denunciato l’azione della polizia a Hamrun che ha fermato le persone con le bandiere della Siria in mano. Ha sottolineato che il diritto alla libertà di riunione pacifica dovrebbe essere garantito a tutti, indipendentemente dalla nazionalità.

Alcuni partecipanti ai festeggiamenti hanno criticato il regime di Assad definendolo tirannico. Molti di loro risiedono da anni a Malta e alcuni hanno espresso il desiderio di poter tornare nel loro paese d’origine. La comunità siriana presente sull’isola si è unita in un momento di festa e di speranza per un futuro migliore.

Mentre le polemiche sul divieto di sventolare la bandiera siriana continuano, i cittadini siriani a Malta rimangono determinati a celebrare la fine del regime oppressivo. È importante garantire il rispetto dei diritti fondamentali di tutti, indipendentemente dalla provenienza, per promuovere l’integrazione e la pace nella società maltese.

La libertà di espressione negata ai cittadini siriani a Malta

A La Valletta, Malta, alcuni cittadini siriani che festeggiavano la caduta di Assad si sono visti vietare dalla polizia di sventolare la bandiera siriana durante le celebrazioni per strada. L’attivista per i diritti umani Omar Rababah ha sottolineato che il diritto alla libertà di riunione pacifica, garantito dalla Costituzione di Malta, si applica a tutti, indipendentemente dalla nazionalità.

Nonostante la situazione politica in Siria venga descritta come tirannica, molti degli individui presenti alla manifestazione a Malta erano residenti da anni e alcuni manifestavano il desiderio di poter tornare un giorno nel loro paese d’origine. La decisione della polizia di vietare l’esibizione delle bandiere siriane è stata oggetto di critiche da parte di diversi osservatori.

Le bandiere sono state sequestrate e diverse persone sono state fermate durante la celebrazione. Secondo Rababah, non dovrebbe esserci discriminazione nel celebrare eventi politici, in conformità con il principio di libertà di espressione sancito dalla Costituzione maltese.

L’episodio ha sollevato interrogativi sulla gestione delle celebrazioni politiche e sul rispetto dei diritti umani a Malta. Molti si sono solidarizzati con i cittadini siriani e hanno espresso preoccupazione per la negazione della libertà di espressione in un contesto di festeggiamenti a tema politico. È emersa la necessità di un dibattito più ampio sulla protezione dei diritti fondamentali in situazioni simili in futuro.

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