La priorità della Corte dei conti è il calo del rapporto Debito/Pil.

La priorità della Corte dei conti è il calo del rapporto Debito/Pil.

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In vista dell’implementazione delle nuove regole comunitarie nel contesto nazionale, che mirano a bilanciare la sostenibilità finanziaria pubblica con il sostegno alla crescita economica, è necessario trovare un equilibrio tra le esigenze di sviluppo economico e la protezione dei diritti dei cittadini su tutto il territorio. Il presidente della Corte dei Conti, Guido Carlino, ha sottolineato l’importanza di una regolamentazione solida e realistica delle entrate e delle spese al fine di garantire un’efficace gestione delle risorse.

Durante il Giudizio di Parificazione del Rendiconto generale dello Stato per il 2023, Carlino ha evidenziato che la priorità attuale è quella di conciliare la qualità delle entrate e delle spese con la riduzione graduale del disavanzo, attraverso un piano pluriennale che promuova un costante aggiustamento dei conti pubblici e riduca il rapporto debito-PIL in modo sostenibile, combinando prudenza fiscale con tassi di miglioramento economico e sociale più accelerati.

La nuova struttura richiede un’attenta valutazione, finalizzata a rafforzare il monitoraggio degli indicatori chiave con misure differenziate e sempre più selettive, che assicurino benefici per famiglie e imprese e influenze positive sui conti pubblici e sulla qualità dei servizi. Il coinvolgimento del sistema delle autonomie è essenziale, e deve essere ridefinito nel rispetto delle prerogative costituzionali e della protezione dei diritti fondamentali.

È necessario affrontare attentamente la trasposizione delle regole comunitarie nel contesto nazionale, considerando l’importanza di bilanciare la sostenibilità finanziaria con le esigenze di crescita economica e tutela dei diritti dei cittadini. La gestione delle entrate e delle spese deve essere regolata in modo solido e realistico per garantire un equilibrio tra le diverse esigenze del territorio.

Durante il Giudizio di Parificazione del Rendiconto generale dello Stato per il 2023, il presidente della Corte dei Conti ha sottolineato l’importanza di un’efficace gestione delle risorse pubbliche, che favorisca un graduale rientro del disavanzo e una riduzione del rapporto debito-PIL. Un piano pluriennale è necessario per promuovere un costante aggiustamento dei conti pubblici e favorire un miglioramento sia economico che sociale.

La nuova architettura richiederà un’attenta valutazione per garantire un monitoraggio efficace degli indicatori sensibili e l’implementazione di misure differenziate che favoriscano famiglie, imprese e la qualità dei servizi pubblici. Il coinvolgimento del sistema delle autonomie è fondamentale e deve essere rivisto nel rispetto delle disposizioni costituzionali e dei diritti fondamentali dei cittadini.

In sintesi, è importante trovare un equilibrio tra sostenibilità finanziaria, crescita economica e protezione dei diritti dei cittadini durante la trasposizione delle nuove regole comunitarie nel contesto nazionale. La gestione delle entrate e delle spese pubbliche deve essere regolata in modo solido e realistico per garantire un’efficace gestione delle risorse e un graduale rientro del disavanzo, con l’obiettivo di ridurre il rapporto debito-PIL e favorire un costante aggiustamento dei conti pubblici. Il coinvolgimento del sistema delle autonomie è essenziale e deve essere ridefinito nel rispetto delle prerogative costituzionali e dei diritti fondamentali.

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