La ripresa della Bce supera le aspettative grazie alle famiglie
Frankfurt – Germania, Francoforte – senza data
La sede della Banca Centrale Europea BCE a Francoforte di notte.
File dell’archivio (sede della Banca Centrale Europea) (Francoforte – 21 luglio 2022, Antonio Pisacreta/ROPI) p.s. la foto è utilizzabile nel rispetto del contesto in cui è stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate.
La ripresa dell’economia dell’area dell’euro all’inizio del 2024 ha superato le previsioni formulate dagli esperti della BCE nelle proiezioni di marzo, grazie all’impulso fornito dal commercio estero netto e dall’aumento della spesa delle famiglie. Questo è quanto riporta la BCE nel Bollettino economico. Secondo le informazioni più recenti, la crescita è destinata a continuare nel breve periodo a un ritmo superiore a quanto precedentemente previsto. Si prevede che il reddito disponibile reale continui a crescere grazie a una solida dinamica salariale, all’aumento graduale della fiducia e al miglioramento dei tassi di cambio, dando luogo a una ripresa trainata dai consumi nel corso del 2024.
Lo slancio iniziale fornito dal commercio estero netto all’inizio dell’anno riflette parzialmente la volatilità seguente al calo temporaneo alla fine del 2023. Tuttavia, ci si aspetta che la domanda estera continui a crescere, sostenendo l’espansione delle esportazioni dell’area. Nel medio periodo, l’impatto negativo del passato inasprimento della politica monetaria dovrebbe ridursi gradualmente e l’attività economica sarebbe supportata dall’ipotizzato allentamento delle condizioni di finanziamento, in linea con le aspettative di mercato riguardo all’andamento futuro dei tassi di interesse.
La crescita dovrebbe beneficiare anche della solidità del mercato del lavoro, con il tasso di disoccupazione che dovrebbe scendere a livelli storicamente bassi nel periodo preso in considerazione. Si prevede un’accelerazione della produttività, riassorbendo alcuni dei fattori ciclici che hanno limitato la crescita in passato. Nel complesso, il tasso di incremento medio annuo del PIL in termini reali dovrebbe essere dell’0,9% nel 2024, salire all’1,4% nel 2025 e all’1,6% nel 2026.
Rispetto alle proiezioni di marzo, le prospettive di crescita del PIL sono state riviste al rialzo per il 2024, grazie alla dinamica positiva inaspettata registrata all’inizio dell’anno e al miglioramento delle informazioni più recenti; per il 2025 hanno subito una lieve correzione al ribasso, rimanendo invariate per il 2026. La BCE “non intende essere vincolata a un particolare percorso dei tassi” e anche dopo il taglio dei tassi a giugno, resta “decisa a garantire il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine e manterrà i tassi di riferimento su livelli sufficientemente restrittivi secondo necessità”.
Tuttavia, nonostante un’accelerazione dell’inflazione al 2,6% a maggio, gran parte delle misure dell’inflazione di fondo è di nuovo scesa ad aprile, confermando il quadro di graduale diminuzione delle pressioni sui prezzi. – foto Agenzia Fotogramma – (ITALPRESS)