La ruota della fortuna, è il quiz televisivo più amato?
Di programmi che hanno scritto la storia della tv italiana ce ne sono stati tanti, ma in fondo i quiz occupano un posto speciale nel cuore di tante persone. Non è un caso, quindi, che uno dei programmi più amati nella storia della tv italiana sia proprio “La ruota della fortuna”, mitico quiz condotto da Mike Buongiorno. Come raccontato sul blog di Betway Casino, il famosissimo programma ebbe un successo davvero impressionante.
Come funzionava “La ruota della fortuna”
Le edizioni maggiormente conosciute e apprezzate del programma, quelle in cui Mike Buongiorno era alla conduzione, prevedevano, secondo le regole su come funziona il gioco della ruota della fortuna, le solite tre postazioni in cui si sfidavano i vari concorrenti. La postazione rosa dedicata alla sfidante donna, quella in mezzo di colore giallo in cui si collocava il campione oppure la campionessa del gioco e, infine, quello di colore azzurro dedicato allo sfidante uomo.
Nei pressi della postazione c’era una ruota di dimensioni importanti, suddivisa in tanti spicchi colorati, in cui erano riportate prima di tutto gli importi delle potenziali vincite, che di solito variavano da una soglia minima pari a 300 mila lire fino ad arrivare alla soglia massima intorno a 1 milione di euro. Da notare come esclusivamente nella prima edizione c’era uno spicchio che riportava l’importo di 200 mila lire.
Nella ruota non c’erano solo somme di denaro, ma anche altre indicazioni. Ad esempio, la scritta del passamano, in cui il concorrente doveva passare la mano ad un altro concorrente. Era presente anche la scritta perdetutto, in cui il concorrente non solo lasciava per strada quanto guadagnato fino a quel momento, ma doveva anche passare il turno di gioco. Infine, era presente il jolly, grazie al quale il concorrente manteneva il turno.
Quindi, perché si chiamava “la ruota della fortuna”? Il motivo è legato al fatto che, una volta che i concorrenti giravano la ruota, quest’ultima si fermava, con il supporto ovviamente della dea bendata, sullo spicchio con i soldi oppure su una delle scritte. Insomma, un gioco in cui la casualità diventava la protagonista, dal momento che né l’abilità e nemmeno la bravura del concorrente potevano fare la differenza.
Le figure chiave della tramissione
Se da un lato Mike Buongiorno era il fulcro del quiz, d’altro canto non mancavano di sicuro altre figure che rendevano un po’ più particolare e divertente il gioco. Un ruolo di primo piano era senz’altro quello legato alle vallette. Il compito di queste ultime era semplice, ma molto importante, ovvero quello di scoprire le varie caselle facenti parte del tabellone.
Un ruolo di primo piano era ricoperto dagli autori, così come dai giudici di gara. Diventati famosi Ludovico Peregrini, ma anche Alvise Borghi, piuttosto che Davide Tortorella e Illy Reale. Nel corso della puntata, infatti, capitava che avessero un dialogo piuttosto fitto con Mike, motivando le varie soluzioni che intanto compariva sul tabellone. E chi si occupava di incitare e stimolare il pubblico? Nientemeno che Damiano Gagliani.
Alcune curiosità da conoscere
La terza puntata dello spin off “La ruota mundial”, andata in onda nel 1994 vide la presenza di tre ospiti d’eccezione, ovvero l’opinionista Idris e i due ex giocatori Franco Causio e Giampiero Boniperti, con l’ex centrocampista che ebbe la meglio. Ben note ai fan della trasmissione anche le divertenti sfuriate di Mike quando i concorrenti commettevano qualche errore. Basti pensare a quanto successo a settembre 1992, quando una concorrente richiese una consonante già presente nella frase da indovinare, oppure in un’altra puntata quando una concorrente fece confusione, mentre stava pronunciando la soluzione, con una vocale che era già stata estratta ben sei volte.