La Russa l’aspetta in Senato: perché non l’ho salutata

La Russa l’aspetta in Senato: perché non l’ho salutata

Angela Carini non ha salutato Imane Khelif dopo il ritiro alle Olimpiadi di Parigi. Emanuele Renzini, direttore tecnico del pugilato azzurro, ha spiegato che il mancato saluto è stato dovuto alla delusione di Carini. Lei ha lavorato duramente per arrivare fin lì e avrebbe preferito un percorso più agevole. Renzini pensa che il gesto di non salutare sia stato una reazione alla frustrazione.

Successivamente, Angela Carini ha ammesso di aver sbagliato e ha chiesto scusa a Imane Khelif per non averla salutata. Ha chiarito che la sua rabbia era il motivo dietro il suo comportamento e che non ha nulla contro la sfidante. Carini ha sottolineato che non aveva mai concluso un incontro senza salutare la sua avversaria e ha riconosciuto il suo errore.

Dopo il suo ritiro, molti politici di destra hanno applaudito la decisione di Angela Carini. Tra di loro, Ignazio La Russa l’ha addirittura invitata in Senato come segno di riconoscimento per essersi ritirata. Allo stesso tempo, Giorgia Meloni ha sollevato dubbi sulle performance di Khelif a causa dei suoi livelli di testosterone, sostenendo che atleti con caratteristiche maschili non dovrebbero competere nelle categorie femminili.

Imane Khelif ha partecipato a vari campionati mondiali di pugilato dilettanti femminile, mostrando risultati altalenanti. Nonostante le critiche di Meloni, Khelif è una donna biologicamente e non una persona trans. Presenta una condizione di iperandrogenismo femminile, che è in linea con le regole del comitato olimpico internazionale.

In conclusione, il comportamento di Carini e le reazioni dei politici evidenziano le tensioni e le controversie nel mondo sportivo rispetto alla competizione tra atleti femminili. È importante rispettare e sostenere tutte le atlete, indipendentemente dalle loro caratteristiche biologiche.

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