La Serbia avanza verso l’adesione all’UE

La Serbia avanza verso l’adesione all’UE

Il presidente del gruppo per l’amicizia parlamentare Serbia e Italia, Jovan Palalic, ha chiarito la posizione della Serbia sulla guerra in Ucraina, condannandola e rifiutando l’applicazione di sanzioni per risolvere i conflitti internazionali. Ha sottolineato l’importanza dei rapporti storici e strategici con l’Italia e ha criticato le accuse del Kosovo contro la Serbia. Palalic ha evidenziato il supporto italiano durante la prima guerra mondiale e ha annunciato eventi commemorativi per rafforzare i legami bilaterali. La Serbia desidera essere membro dell’Unione Europea, ma le controversie con l’UE ostacolano il processo di adesione e lo sviluppo economico del paese.

La posizione della Serbia sulla guerra in Ucraina e i rapporti con l’Unione Europea e l’Italia

La Serbia ha espresso chiaramente la propria condanna nei confronti della guerra in Ucraina e delle violazioni dell’integrità territoriale in ogni paese, compreso l’Ucraina. Il presidente del gruppo per l’amicizia parlamentare Serbia e Italia e con il Vaticano, Jovan Palalic, ha sottolineato che il suo paese ha subito sanzioni sotto il regime di Milosevic per dieci anni, con conseguenti sofferenze per la popolazione. Pertanto, la Serbia ritiene che l’applicazione di sanzioni per risolvere i conflitti internazionali porti alla sofferenza delle persone.

Alcuni Paesi europei hanno criticato la Serbia per la sua posizione su non voler imporre sanzioni alla Russia, che potrebbe compromettere il processo di adesione all’Unione Europea. Nonostante la Serbia abbia rispettato gli standard richiesti dall’UE, il via libera per l’adesione non è ancora stato concesso, alimentando l’euroscetticismo nel paese. Tuttavia, l’Italia si è distinta per non imporre condizioni alla Serbia che non sussistono per altri paesi, cementando i rapporti tra i due stati.

La Serbia ha negato le accuse riguardanti la recente esplosione che ha danneggiato un canale idrico, interrompendo la fornitura di acqua ed energia elettrica al Kosovo. Palalic ha respinto le accuse come ostacoli al processo di adesione all’UE e allo sviluppo economico della Serbia. Inoltre, ha evidenziato le intenzioni del primo ministro kosovaro Albin Kurti di creare condizioni sfavorevoli per la popolazione serba nel nord del Kosovo, al fine di spingerli alla diaspora.

Infine, Palalic ha sottolineato il rafforzamento dei rapporti tra Serbia e Italia, celebrando le numerose ricorrenze che confermano l’importanza della collaborazione tra i due paesi. L’anniversario della partnership strategica tra Serbia e Italia e l’importante evento previsto con il vertice dei governi a Belgrado testimoniano la profonda relazione bilaterale. Inoltre, si avvicina l’anniversario dei 110 anni dell’alleanza durante la prima guerra mondiale, un’occasione per commemorare la solidarietà tra i due popoli in tempi complicati.

La posizione della Serbia sulla guerra in Ucraina e sui rapporti con l’Unione Europea

Il presidente del gruppo per l’amicizia parlamentare Serbia e Italia e con il Vaticano, Jovan Palalic, ha chiaramente condannato la guerra in Ucraina e le violazioni dell’integrità territoriale in ogni Paese, inclusa l’Ucraina. La Serbia, avendo già subito sanzioni sotto il regime di Milosevic, comprende il dolore che la popolazione può subire a causa di queste misure restrittive. Pertanto, Palalic ha sottolineato che applicare sanzioni per risolvere i conflitti internazionali non è la soluzione migliore, poiché sono le persone a soffrirne principalmente.

La decisione della Serbia di non voler imporre sanzioni alla Russia ha causato tensioni con alcuni Paesi europei, che ritengono che ciò possa pregiudicare l’adesione del paese all’Unione Europea. Nonostante la Serbia abbia seguito gli standard richiesti, l’UE non ha ancora approvato il processo di adesione, generando controversie e aumentando il livello di euroscetticismo nel paese. Tuttavia, l’Italia ha sostenuto la Serbia nel non voler subire condizioni che non sono richieste ad altri Paesi.

Nel frattempo, la Serbia e l’Italia hanno rafforzato i loro rapporti storici, celebrando importanti ricorrenze come i 145 anni dei rapporti diplomatici e i 15 anni del trattato di partenariato strategico. L’anno prossimo sarà commemorato l’importante anniversario dei 110 anni della loro alleanza durante la prima guerra mondiale, un momento per ricordare il supporto reciproco tra i due popoli in tempi difficili. Questi legami storici e culturali continuano a cementare la relazione tra Serbia e Italia in un contesto internazionale complesso.

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