La Slovacchia mira a diventare carbon free entro il 2024, sei anni prima del piano originale

La Slovacchia mira a diventare carbon free entro il 2024, sei anni prima del piano originale

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Questo articolo è stato originariamente pubblicato in inglese. La Slovacchia aveva inizialmente previsto di eliminare il carbone entro il 2030, ma ora ha accelerato il processo raggiungendo l’obiettivo a metà del 2024.

Questa settimana la Slovacchia ha interrotto la produzione della sua ultima centrale elettrica a carbone, la centrale di Vojany. Da ora in poi, l’energia elettrica nel Paese proviene principalmente da fonti nucleari e rinnovabili. Situata nel distretto di Michalovce, nella Slovacchia orientale, la centrale di Vojany è stata inaugurata nel lontano 1966.

La società proprietaria dell’impianto, Slovenské elektrárne, ha annunciato che tutta l’elettricità prodotta in Slovacchia sarà priva di CO2 a partire da giugno 2024. L’obiettivo iniziale di eliminare il carbone entro il 2030 è stato anticipato a metà del 2024, e la Slovacchia si unirà a Belgio, Austria, Svezia e Portogallo come Paesi senza carbone.

La centrale a carbone di Vojany, con due unità da 110 MW ciascuna, ha smesso di produrre questa settimana e chiuderà definitivamente entro la fine di giugno. Slovenské elektrárne ha valutato l’utilizzo di inceneritori di rifiuti e biomassa come combustibili alternativi, ma li ha ritenuti poco affidabili e insufficienti.

La mancanza di combustibili alternativi ha portato alla chiusura della centrale a carbone di Nováky alla fine dell’anno scorso. Vojany, un tempo la più grande centrale elettrica dell’ex Cecoslovacchia, è stata in difficoltà economica per anni a causa del calo dei prezzi dell’elettricità e dei costi elevati dei permessi per la produzione di CO2 e del carbone.

Secondo il quotidiano slovacco Dennikn, negli ultimi anni la centrale ha prodotto molto meno elettricità. Slovenské elektrárne pianifica di trasformare la centrale chiusa di Vojany in soluzioni più sostenibili, ripulendo la discarica in loco e il bacino di raccolta dei fanghi per proteggere l’ambiente.

L’azienda spera di riadattare la centrale a usi ecologici come un parco solare o l’accumulo di batterie. In questo modo, la Slovacchia dimostra il suo impegno verso una transizione energetica più sostenibile e rispettosa dell’ambiente, abbandonando il carbone in favore di fonti energetiche più pulite.

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