La stanchezza da Zoom: Come le piattaforme virtuali di comunicazione ci stanno esaurendo

La stanchezza da Zoom: Come le piattaforme virtuali di comunicazione ci stanno esaurendo

Secondo i dati di Google Trends, dal febbraio al marzo 2021 e poi nuovamente a settembre 2021, c’è stato un aumento delle ricerche su Google per “zoom fatigue” negli Stati Uniti.

Dopo oltre due anni, l’interesse per questo termine sembra rimanere costante, mentre la fatica derivante dalle numerose riunioni online è aumentata, diventando parte della nostra routine quotidiana sempre più stanca.

Cos’è la zoom fatigue?

L’aumento delle videochiamate ha portato molte persone a provare quella che viene chiamata “zoom fatigue”. Secondo Liz Fosslien e Millie West Duffy dell’Harvard Business Review, le videochiamate stanno esaurendo le persone perché richiedono un maggiore sforzo di concentrazione per seguire le conversazioni e assorbire le informazioni.

Nelle videoconferenze online, non c’è nessuno che ti raggiunga quando perdi una parte della conversazione, a meno che tu non chieda al tuo interlocutore di ripetere. Questo è solo uno dei motivi che sta creando una sindrome simile al burnout che porta molte persone a evitare le videochiamate.

Le cause della zoom fatigue

Secondo uno studio della Stanford University, ci sono quattro principali ragioni dietro la zoom fatigue. Queste includono il contatto visivo intenso ravvicinato, la possibilità di vedersi durante la chiamata, la riduzione della mobilità abituale e l’aumento del carico cognitivo.

Il contatto visivo intenso e ravvicinato durante le videochiamate è innaturale e può causare stanchezza. Inoltre, il fatto di vedersi costantemente durante la chiamata può essere stressante e aggiungere pressione. La mancanza di movimento durante le videoconferenze può influenzare negativamente il nostro benessere, mentre il maggiore sforzo richiesto per inviare e ricevere segnali non verbali aumenta il carico cognitivo.

Come riconoscere la zoom fatigue e i sintomi associati

Se si evitano o si riprogrammano frequentemente le videoconferenze, se si è tesi o stanchi dopo le chiamate, se si fatica a gestire le responsabilità lavorative a causa delle videochiamate, potrebbe essere segno di zoom fatigue. I sintomi includono sentirsi esausti o bruciati, riprogrammare costantemente le chiamate e spegnere spesso la telecamera durante le riunioni.

Come difendersi e superare la zoom fatigue

Per ridurre gli effetti negativi della zoom fatigue, Jeremy Bailenson della Stanford University consiglia diverse strategie. Per esempio, suggerisce di non utilizzare lo schermo intero durante le videochiamate e di ridurre le dimensioni della finestra Zoom per minimizzare le dimensioni dei volti. Inoltre, invita a utilizzare una tastiera esterna per creare più spazio tra sé e il monitor.

Altre indicazioni includono l’utilizzo del pulsante “nascondi visualizzazione personale” per evitare di vedersi costantemente durante la chiamata e la possibilità di muoversi durante le videoconferenze per mantenere la normale mobilità. Bailenson consiglia anche di concedersi pause durante le riunioni solo audio per ridurre il carico cognitivo.

In conclusione, la zoom fatigue è un problema sempre più diffuso dovuto alla crescente dipendenza dalle videochiamate. È importante adottare strategie per difendersi da questa condizione e proteggere il proprio benessere mentale e fisico mentre ci adattiamo alla nuova realtà lavorativa.

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