La teoria polivagale: come influenza la nostra salute mentale

La teoria polivagale: come influenza la nostra salute mentale

La teoria polivagale, sviluppata da Stephen Porges, studia come il nostro sistema nervoso percepisce e risponde ai segnali di pericolo o sicurezza nell’ambiente esterno. Questo influenza le nostre emozioni e la nostra salute mentale, con risposte che vanno dall’immobilizzazione alla fuga o lotta. Il nervo vago, centrale in questa teoria, ha ruoli cruciali nel processo di neurocezione. Per regolare le emozioni e gestire lo stress, possiamo ricorrere alla ristrutturazione cognitiva, al problem solving e all’accettazione. In caso di risposte problematiche come l’immobilizzazione, la psicoterapia può essere una soluzione efficace.

Il ruolo dei nostri istinti nella nostra salute mentale

Il nostro istinto di “fuga o lotta” è una parte intrinseca di tutti noi, che ci porta a percepire i pericoli dell’ambiente esterno. La teoria polivagale di Stephen Porges descrive come i nostri circuiti neurali interpretano questi segnali, dando origine a risposte emotive diverse da individuo a individuo. Questo processo di neurocezione ci spinge a valutare costantemente la sicurezza e il pericolo che ci circondano.

La teoria polivagale ci aiuta a comprendere che esiste una gerarchia di risposte nel nostro sistema nervoso autonomo, che possono variare da situazioni di estremo pericolo a ambienti considerati totalmente sicuri. Il passaggio tra queste situazioni può essere fluido, influenzato dalle esperienze passate e dalla percezione individuali del pericolo.

Il nervo vago, parte integrante del sistema nervoso centrale e protagonista della teoria polivagale, ha un ruolo chiave nella regolazione emotiva. Grazie ai suoi lati dorsale e ventrale, il nervo vago ci permette di reagire alle informazioni percepite dall’ambiente, passando da stati di pericolo a momenti di sicurezza.

Gestire lo stress ed emozioni negative può richiedere tecniche come la ristrutturazione cognitiva, il problem solving e l’accettazione delle proprie risposte emotive. Queste strategie possono aiutare a limitare le conseguenze dello stress e a favorire una maggiore consapevolezza emotiva. In casi più gravi, rivolgersi alla psicoterapia può essere fondamentale per affrontare risposte immobili che possono portare ad ansia o depressione a lungo termine.

La teoria polivagale e la regolazione emotiva: comprendere e gestire le nostre risposte emotive

La teoria polivagale di Stephen Porges ci aiuta a comprenderne le diverse risposte del nostro sistema nervoso autonomo di fronte a segnali di pericolo nell’ambiente esterno. Queste risposte possono variare da una reazione di immobilizzazione a una di mobilitazione, a seconda del livello di sicurezza o pericolo percepito. La nostra percezione del pericolo e della sicurezza può essere influenzata da eventi traumatici passati, che portano il sistema nervoso a reagire in modo iperattivo.

La regolazione emotiva è essenziale per la gestione dello stress ed delle emozioni negative. Attraverso strategie come la ristrutturazione cognitiva, è possibile cercare di dare un’interpretazione positiva agli eventi stressanti. Il problem solving offre un modo per affrontare lo stress in modo attivo, trovando soluzioni pratiche per limitarne le conseguenze. L’accettazione è cruciale per perdonare noi stessi e accettare le nostre risposte emotive, permettendoci di andare avanti con maggiore consapevolezza.

Nel contesto della psicoterapia, l’immobilizzazione può causare conseguenze a lungo termine come ansia e depressione. È importante rivolgersi a uno psicoterapeuta per trovare soluzioni a queste problematiche. L’esercizio fisico, la respirazione e la meditazione possono essere utili per gestire lo stress in modo più leggero, ma un supporto professionale è consigliabile per affrontare in modo adeguato le sfide individuali.

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