La Tunisia e la Libia intensificano la sorveglianza sanitaria contro il vaiolo delle scimmie

La Tunisia e la Libia intensificano la sorveglianza sanitaria contro il vaiolo delle scimmie

0

Il virus Mpox è stato dichiarato un’emergenza globale dall’OMS, con Tunisia e Libia che aumentano la sorveglianza sanitaria. Nessun caso confermato viene segnalato, ma entrambi i paesi adottano misure urgenti per prevenire la diffusione del virus. Il sistema sanitario fragile potrebbe essere sopraffatto se il virus si diffonde, con migliaia di migranti africani che entrano senza essere monitorati. L’OMS ha già registrato oltre 14.000 casi in Africa nel 2024, con la maggior parte nella RDC. La situazione rimane critica e il virus si è diffuso in altri paesi africani.

Emergenza sanitaria globale: Tunisia e Libia aumentano la sorveglianza contro il vaiolo delle scimmie

Il 14 agosto 2024, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato il virus del vaiolo delle scimmie (Mpox) un’emergenza sanitaria globale per la seconda volta in due anni, a seguito dell’epidemia che si è diffusa dalla Repubblica Democratica del Congo ai paesi limitrofi. Questo ha portato alla classificazione dell’epidemia come una “emergenza sanitaria di preoccupazione”. L’allerta “Globally” della WHO rappresenta il livello più alto di allerta e può accelerare l’attività di ricerca, il finanziamento, le misure sanitarie internazionali e la cooperazione per contenere l’epidemia.

La Tunisia e la Libia, che sono tra i principali paesi di transito per l’immigrazione clandestina verso l’Europa, hanno intensificato la sorveglianza sanitaria in risposta alla dichiarazione dell’OMS sull’Mpox, causato dal virus del vaiolo delle scimmie. Entrambi i paesi hanno confermato di non aver riscontrato alcun caso del virus, ma stanno monitorando costantemente la situazione. L’Mpox si trasmette attraverso fluidi corporei, goccioline respiratorie e materiali contaminati, e i sintomi includono febbre, eruzione cutanea e linfonodi ingrossati.

Il Centro nazionale libico per il controllo delle malattie ha annunciato l’adozione di “misure urgenti” negli uffici internazionali di controllo sanitario nei porti terrestri, marittimi e aerei, al fine di prevenire un’epidemia. Gli esperti avvertono che il sistema sanitario libico potrebbe essere sopraffatto se l’Mpox si diffondesse, data l’ingresso incontrollato di migranti e il deterioramento delle infrastrutture sanitarie pubbliche.

Il Centro africano per il controllo delle malattie ha dichiarato uno stato di emergenza sanitaria in tutta l’Africa a seguito dell’aumento dei casi di Mpox in 16 paesi, con la malattia che si è diffusa per la prima volta in alcuni di essi. L’OMS ha registrato oltre 14.000 casi e 524 decessi in tutto il continente africano nel 2024 a causa del vaiolo delle scimmie, con la maggior parte dei casi concentrati nella RDC ma con diffusione anche in altri paesi come Burundi, Kenya, Ruanda e Uganda.

Emergenza sanitaria a causa del virus MPox in Tunisia e Libia

Il 14 agosto 2024, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato il virus monkeypox (MPox) un’emergenza sanitaria pubblica internazionale per la seconda volta in due anni. Questo a causa di un’epidemia che si è propagata dalla Repubblica Democratica del Congo ai paesi confinanti. Classificando l’epidemia come una “emergenza sanitaria di interesse pubblico”, la WHO ha sollevato il livello di allerta a “globale”, il più alto disponibile, per accelerare le attività di ricerca, il finanziamento, le misure di salute pubblica internazionali e la cooperazione per contenere l’epidemia.

La Tunisia e la Libia, essendo importanti paesi di transito per l’immigrazione clandestina verso l’Europa, hanno intensificato la sorveglianza sanitaria in risposta alla dichiarazione dell’OMS sull’emergenza globale causata dal MPox, un virus simile al vaiolo delle scimmie. Entrambi i paesi hanno confermato di non aver ancora rilevato casi del virus, ma stanno monitorando costantemente la situazione per prevenire la possibile diffusione.

Il Centro nazionale libico per il controllo delle malattie ha annunciato l’adozione di “misure urgenti” negli uffici internazionali di controllo sanitario nei porti terrestri, marittimi e aerei, in caso di epidemia. Tuttavia, gli esperti avvertono che il fragile sistema sanitario libico potrebbe non essere in grado di gestire un’epidemia se il virus iniziasse a diffondersi rapidamente a causa dell’ingresso incontrollato di migranti e del deterioramento delle infrastrutture sanitarie pubbliche.

In risposta all’aumento dei casi di MPox in 16 paesi africani, l’OMS ha dichiarato l’emergenza sanitaria in tutto il continente africano. La malattia è già entrata in paesi come Burundi, Kenya, Ruanda e Uganda, evidenziando la necessità di una risposta coordinata a livello continentale per evitare la diffusione dell’epidemia. La situazione rimane critica, e la collaborazione internazionale è essenziale per contenere efficacemente il virus MPox e proteggere la salute dei cittadini in Tunisia, Libia e oltre.

Non perderti tutte le notizie dal mondo su Blog.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Content is protected !!