Laghi inquinati, campagna estiva della Goletta di Legambiente
È quanto denuncia Legambiente che con Goletta dei Laghi 2017 monitorerà fino al 29 luglio lo stato di salute dei laghi italiani.
La campagna di Legambiente, realizzata in collaborazione con il CONOU, Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento deli oli minerali usati, e Novamont, si snoda attraverso 6 regioni toccando 11 laghi, alla ricerca delle principali criticità che riguardano non solo le acque, ma gli interi ecosistemi lacustri, con particolare attenzione al malfunzionamento o alla mancanza di sistemi di depurazione.
L’equipaggio è impegnato su Sebino, Lario, Verbano, Ceresio, Benaco, Molveno, Trasimeno, Lago di Piediluco e i principali laghi laziali, come Bracciano, Bolsena e Albano.
Ad oggi, ricorda Legambiente, circa il 60% delle acque lacustri si trova in uno stato di qualità insufficiente rispetto ai traguardi preposti dalle direttive europee.
Ritardi che, insieme a quelli sulla depurazione, oltre ad avere gravi conseguenze sugli ecosistemi lacustri, costeranno multe salate per via delle procedure di infrazione attivate da parte dell’Europa nei confronti del nostro Paese.
Citizen science con i volontari
Due le novità dell’edizione 2017 della Goletta dei Laghi. La prima riguarda la mobilitazione dei volontari in azioni di citizen science, quali la raccolta dati sui rifiuti accumulati sulle spiagge lacustri.
Il coinvolgimento diretto di cittadini rappresenta l’occasione per creare un connubio perfetto tra l’attività scientifica e il volontariato, avviando una collaborazione utile per il futuro di operazioni di citizen science anche sui laghi italiani, così come da alcuni anni avviene per la raccolta e la classificazione dei rifiuti marini spiaggiati.
Microplastiche da analizzare
La seconda novità di quest’anno è relativa alla metodologia del lavoro di indagine sulla presenza di microplastiche nelle acque, già intrapresa per la prima volta in Italia l’anno scorso in collaborazione con ENEA (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile).
L’attività riguarda non solo le acque del centro lago, ma allarga il fronte d’indagine sui principali corsi immissari ed emissari, così da ottenere ulteriori informazioni sulle caratteristiche del fenomeno.
Il monitoraggio è condotto attraverso l’utilizzo di uno speciale strumento per la raccolta di campioni, una manta a strascico con una rete a maglia fine, che trattiene le micro particelle (microlitter), poi analizzate in laboratorio.